Geologia, Ecologia e critica ambientale
Alluvione lungo il fiume Secchia del 19 gennaio 2014 causata da Animali scavatori
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Geologia, Ecologia e critica ambientale
- Pubblicato 20 Ottobre 2015
- Scritto da Paolo Lui
La rottura dell'argine avvenuto lungo il fiume Secchia, nel Nord Italia il 19 gennaio 2014, con conseguenti danni delle inondazioni, ha ora un "colpevole".
In risposta a questa rottura, la sorveglianza immediata di altri argini nella regione ha portato all'identificazione di una seconda infrazione in via di sviluppo sul vicino fiume Panaro, dove gli sforzi rapidi di mitigazione sono riusciti a scongiurare una rottura completa dell'argine.
Gli eventi che si sono verificati lungo i fiumi Secchia e Panaro hanno fornito una finestra eccellente sul meccanismo di rottura di un argine. Nel fiume Secchia, combinando il contenuto informativo di fotografie scattate dagli elicotteri nella fase iniziale di sviluppo della piena, e fotografie aeree scattate nel 2010 e nel 2012, sono state trovate tane di animali che esistevano nel luogo preciso in cui ha avuto origine la rottura dell'argine.
Nel fiume Panaro, l'erosione interna è stata osservata verificarsi in un luogo in cui era nota l'esistenza di una tana di istrice crestato, e questa erosione ha portato al crollo della parte superiore dell'argine. Lo studio, appena uscito su AGU Journal, utilizza la modellazione dettagliata numerica delle precipitazioni, flusso del fiume, e il flusso variabile saturo nell'argine per esplorare i meccanismi idraulici e geotecnici che sono stati attivati lungo i fiumi Secchia e Panaro dalle attività di animali scavatori, che portano a rotture degli argini.
Quando gli habitat diventano più frammentati e vincolati lungo i corridoi fluviali, è possibile che questo meccanismo di rottura diventi più diffuso e, di conseguenza, richiederà una maggiore attenzione sia nella progettazione e manutenzione delle opere idrauliche di terra, nonché in materia di gestione della fauna selvatica.
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