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Nuove immagini satellitari della frana Tsarap nella Valle dello Zanskar

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Un lago artificiale rischia di scoppiare e provocare danni nel deserto freddo di Ladakh

zanskar oli 2015018Le autorità degli Stati indiani di Jammu e Kashmir sono preoccupate poichè una frana che blocca il fiume Tsarap (chiamato anche il fiume Phuktal)potrebbe portare pesanti inondazioni.

La frana verificatasi il 31 dicembre 2014 nella Valle dello Zanskar che si trova in Ladakh, India del Nord, ha inviato abbastanza detriti nel fiume per creare una diga di terra. Secondo un'analisi delle immagini satellitari raccolte dall'Indian Space Research Organization's CartoSat-2del 20 gennaio 2015, la diga è circa 600 metri (2.000 piedi). Il lago artificiale che si è formato dietro la diga è di circa 8 km ( 5 miglia) di lunghezza e ricopre circa 55 ettari (300 ettari). L'Operational Land Imager (OLI) su Landsat 8 ha acquisito questa immagine  il 18 gennaio 2015.

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L'immagine della stessa area il 4 dicembre 2014 è inserita per il confronto.

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Il fiume appare anche più brillante dopo la frana perché la superficie si è congelata e un nuovo strato di neve ricopre l'area. L'acqua nel lago artificiale è al 80% dell'altezza dei detriti e le autorità hanno disposto l'evacuazione in luoghi più sicuri.
Il 18 gennaio un team di ingegneri civili e militari hanno effettuato una ricognizione aerea del sito. Non saranno usati esplosivi per rimuovere i detriti poichè potrebbero innescare nuove frane e aggravare la situazione.

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Mentre la possibilità di una catastrofica alluvione è più bassa con il lago ghiacciato, il rischio aumenta aumenterà in primavera. Una volta che la temperatura inizierà a salire la neve da inizierà a sciogliersi e e causare una pressione sufficiente a far passare i detriti in grande quantità. Come misura precauzionale, le autorità hanno chiuso il trekking verso il Chadar, un percorso popolare che coinvolge escursioni sul fiume ghiacciato.
"E' difficile sapere quanto sia grave il pericolo tuttavia in base alle informazioni disponibili, le dimensioni della barriera, la lunghezza del lago, la stretta diga di cresta, ed i materiali eventualmente deboli suggerirebbero che è potenzialmente tuttomolto rischioso. Il primo passo deve essere quello di mettere un sistema di monitoraggio sulla diga", spiega il geologo David Petley.

Ali Dorate

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