Geologia, Ecologia e critica ambientale

GIAPPONE: il carassio nero di mare piatto prelibato e... contaminato!

Dettagli: Categoria principale: Scienze Naturali; Categoria: Geologia, Ecologia e critica ambientale; Pubblicato 18 Gennaio 2014; Scritto da Ali Dorate

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Cesio a livelli record nei piatti della tradizione giapponese.

Il pesce preferito dai giapponesi, che viene mangiato da secoli, ha alti livelli di inquinamento. Quadro piuttosto triste delle conseguenze del disastro di Fukushima.

I campioni sono stati prelevati nel delta del fiume a 40 km a sud della stazione di Fukushima.

Le prefetture hanno proibito la pesca del carassio e la sua vendita sul mercato al largo della costa di Miyagi e Fukushima. La contaminazione è stata osservata solo in un pesce su 37.

In altri due pesci di questo gruppo, il livello di sostanze pericolose è stato maggiore rispettivamente di 4 e 2 volte, mentre gli altri erano tutti nei limiti della norma.

Quali le conseguenze?

La radioattività dei prodotti alimentari si accumula nel corpo umano e causa malattie che portano alla morte lentamente.

Ricordiamo tutti come dall'impianto di Fukushima ci fu una fuoriuscita di acqua radioattiva nel mare.

Il vicepresidente del Comitato della Duma di Stato sulle risorse naturali, l'ambiente e l'ecologia, Maksim Šingarkin, ha affermato:

"Dalle decine di cellule algali viene sintetizzata, relativamente parlando, una cellula di mollusco. Ma una dozzina di cellule di molluschi sature di radiazioni dalle alghe, si trasformano nella cellula di un pesce. Una persona che consuma questo pesce, consuma anche la radioattività concentrata in tonnellate d'acqua. Cioè, quando la concentrazione di agenti inquinanti si sposta lungo la catena alimentare, questa aumenta".

Quando il contatto con cesio radioattivo si verifica, una persona può subire danni cellulari dovuti alle radiazioni delle particelle di cesio e a causa di ciò, possono verificarsi effetti quali nausea, vomito, diarrea e sanguinamento.

Quando l'esposizione dura molto tempo, le persone possono anche perdere coscienza, arrivare al coma o persino morire.

Tali effetti dipendono dalla resistenza delle singole persone, dalla durata dell'esposizione e dalla concentrazione di sostanze radiaottive a cui si è esposti.