Astronomia
L'ultimo flyby della sonda Cassini vicino a DIONE, la luna di Saturno. FOTO
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- Pubblicato 21 Agosto 2015
- Scritto da A.T.
Un paesaggio mozzafiato incombe sotto la sonda Cassini nelle nuove immagini di Dione scattate durante il vicino approccio della missione nel mondo di ghiaccio.
Due delle nuove immagini mostrano la superficie del Dione in alta risoluzione che rivelano dettagli mozzafiato sulla misteriosa luna di Saturno. Cassini della NASA ha fatto un'ultima visita alla luna di Saturno Dione questa settimana passando a soli 474 chilometri sopra la superficie della luna ghiacciata lunedi 17 agosto alle 2:33 EDT / 18: 33 UT. Il flyby è il quinto e ultimo passaggio di Cassini vicino a Dione. Nel dicembre 2011 si era avvicinata a soli 100 chilometri di distanza. Questo flyby finale di Dione offrirà ai ricercatori la possibilità di sondare la struttura interna del "mondo piccolo" man mano che Cassini vola attraverso l'influenza gravitazionale della Luna.
"Dione è stato un enigma dando un accenno di processi geologici attivi, tra cui un clima transitorio e le prove dei vulcani di ghiaccio", ha detto il membro del team scientifico di Cassini, Bonnie Buratti in un recente comunicato stampa. Voyager 1 ha dato un primo sguardo a Dione nel 1980 e Cassini ha esplorato la luna in dettaglio mozzafiato dal suo primo flyby nel 2005. Questo passaggio finale è stato mirato al polo nord di Dione con una risoluzione di pochi metri.
L'Infrared Spectrometer di Cassini è anche alla ricerca di eventuali anomalie termiche, un buon segno che Dione potrebbe essere ancora geologicamente attiva. Il veicolo spaziale Cosmic Dust Analyzer ha effettuato una ricerca di eventuali particelle di polvere provenienti da Dione. I risultati di questi esperimenti sono imminenti. In una rotazione sincrona, Dione mostra notoriamente una semisfera luminosa principale che è stata bersagliata con depositi E Ring.
Le immagini RAW del flyby di questa settimana mostrano la sequenza dell'approccio con tanto di vista su Encelado. Dione ha ovviamente avuto un passato martoriato e travagliato che gli astro-geologi stanno ancora analizzando e studiando. Cassini prende allora un ultimo colpo dando all'umanità uno sguardo finale adatto a Dione come una mezzaluna sfuggente in lontananza.
L'astronomo Giovanni Cassini scoprì Dione il 21 marzo 1684 dall'osservatorio di Parigi con uno dei suoi grandi telescopi. Circa 1.120 chilometri di diametro, Dione orbita Saturno ogni 2,7 giorni e ciò significa che Dione completa un'orbita per ogni due orbite di Enceladus. La sonda Cassini è impostata per lasciare il piano equatoriale di Saturno alla fine di quest'anno, per una serie di manovre che saranno caratterizzate da alcuni passaggi drammatici attraverso gli anelli prima di un rientro di fuoco finale nell'atmosfera di Saturno nel 2017. Il 28 settembre 2015 dovrebbe trovarsi a 1.036 chilometri dalla superficie di Titano.
A.T.
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