Astronomia
La MISSIONE di New Horizons tra Plutone e le sue cinque LUNE
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- Pubblicato 04 Luglio 2015
- Scritto da Rinaldo Cilli
Non avendo trovato particolari ostacoli dinanzi a se, la sonda New Horizons della NASA continua a muoversi in maniera costante verso Plutone e nella giornata di martedì 14 Luglio raggiungerà il punto più vicino al Pianeta e alle sue cinque lune. Lanciato da Cape Canaveral il 19 gennaio 2006, New Horizons si è "svegliato" dal letargo il 6 dicembre 2014, dopo un viaggio di 4.800 km, in nove anni.
La missione, come già ribadito, è quella di inviare immagini dettagliate e osservazioni scientifiche lontano da Plutone, il suo sistema di grandi e piccole lune e la fascia di Kuiper.
E' la sonda spaziale più veloce mai lanciata, ha viaggiato più di ogni altra missione spaziale della storia per raggiungere il suo obiettivo primario. Il "flyby" di Plutone e del suo sistema formato da almeno 5 lune, il 14 luglio completerà la prima ricognizione del Sistema Solare classico.
Tuttavia, quando New Horizons è stata lanciata nel 2001, si trattava di una missione esclusivamente incentrata a Plutone e alla sua luna più grande, Caronte; le 4 lune più piccole sono state scoperte solo in seguito. Un team di analisi dei rischi è stato costituito nel 2011; è successo dopo la scoperta della quarta luna nana, Kerberos. Allora, vennero espresse preoccupazioni che i crateri di queste piccole lune, caratterizzati dalla presenza di piccoli detriti nella Fascia di Kuiper, potrebbero diffondersi pericolosi residuati supplementari nel percorso di New Horizons. Gli scienziati, a tal punto, hanno modellato la formazione probabile e sedi di anelli e detriti nel sistema Plutone.
Gli scienziati futori di questa missione hanno usato il Reconnaissance Imager Long Range (LORRI) a bordo della navicella spaziale per cercare potenziali minacce, come ad esempio piccole lune, anelli, polvere, dal momento in cui è stata presa la decisione di mantenere la navicella sul suo percorso originale o adottare un più sicuro percorso alternativo; la decisione è stata presa questa settimana, dopo che l'ultima possibilità di manovrare New Horizons su una traiettoria alternativa era proprio oggi, sabato 4 Luglio.
Dopo sette settimane di ricerche dettagliate delle nubi di polvere, anelli e altri potenziali pericoli, non è stata trovata nessuna minaccia potenziale, il team di New Horizons ha quindi deciso che la sonda rimarrà sul suo percorso originale attraverso il sistema di Plutone. New Horizons sta viaggiando a circa 49.600 km/h, anche una particella minuscola, come un normale chicco di riso, può rappresentare un serio pericolo.
Le immagini giunte di recente son state scattate il 22 giugno, il 23 e il 26. Plutone e tutte e cinque le lune conosciute sono visibili attraverso queste immagini, ma non sono stati comunque rinvenuti pericoli di particolare rilevanza. Il team ha determinato che questi pericoli "satelliti" sono circa 15 volte meno luminosi della più pallida luna di Plutone, Styx, e sarebbero stati visti se esistessero oltre l'orbita di grande e più vicina alla luna Caronte.
Al massimo avvicinamento la sonda volerà a circa 12.500 km da Plutone e circa 28.800 km da Caronte. Durante il tragitto il veicolo spaziale cercherà emissioni ultraviolette dall'atmosfera di Plutone e prenderà le migliori mappe globali del pianeta e di Caronte nei colori verde, blu e rosso. Intanto nuove immagini a colori, scattate il 25 e il 27 giugno, mostrano due differenti facce del misterioso pianeta nano, una con una serie di spot interessanti lungo l'equatore; ciascuno dei punti è di circa 480 km di diametro.
Rinaldo Cilli
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