Astronomia
Gli astronomi trovano Polvere Cosmica nell'universo primordiale:DETTAGLI
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- Categoria: Astronomia
- Pubblicato 04 Marzo 2015
- Scritto da Paolo Lui
La Polvere cosmica gioca un ruolo estremamente importante nell'universo, sia nella formazione di nuovi pianeti che di stelle. Ma la polvere non era lì fin dall'inizio, e le prime galassie non ne erano fornite, erano solo gas.
Ora un team internazionale di astronomi, guidato da ricercatori del Niels Bohr Institute, ha scoperto una galassia piena di polvere molto primordiale. La scoperta dimostra che le galassie erano rapidamente arricchite con particelle di polvere che contengono elementi come il carbonio e l'ossigeno, che potrebbe formare pianeti. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Nature.
La Polvere cosmica è composta da particelle di fumo, costituite da carbonio (fuliggine fine) o silicati (sabbia fine). La polvere è costituita principalmente da elementi quali carbonio, silicio, magnesio, ferro e ossigeno. Gli elementi sono sintetizzati dal processo di combustione nucleare nelle stelle, e guidati nello spazio quando la stella muore ed esplode. Nello spazio, si riuniscono in nubi di polveri e gas che formano nuove stelle, e per ogni generazione di nuove stelle, si formano più elementi. Si tratta di un processo lento, e nelle primissime galassie nella storia dell'universo la polvere non si era ancora formata.
Ma ora un team di ricercatori ha scoperto una galassia molto lontana, che contiene una grande quantità di polvere, cambiando i precedenti calcoli astronomici di quanto velocemente si fosse formata.
E' la prima volta che Polvere cosmica è stata scoperta in una delle galassie più distanti mai osservate, a soli 700 milioni di anni dopo il Big Bang. È una galassia di modeste dimensioni e tuttavia già piena di polvere. Questo è molto sorprendente, e ci dice che le galassie normali sono stati arricchite con elementi più pesanti di gran lunga più veloce del previsto.
Nella seguente immagine al microscopio elettronico, una particella di polvere dallo spazio interstellare: Le particelle di polvere sono tipicamente circa 100 nanometri (un nanometro è un milionesimo di millimetro) e sono costituite da carbonio (fuliggine) o silicati (sabbia fine).
Posizione fortunata
Visto che la galassia è molto distante e quindi incredibilmente debole, non sarebbe di solito rilevabile dalla Terra. Ma una circostanza fortunata ha permesso alla luce emanata da essa di essere amplificata. Questo perché un grande ammasso di galassie, chiamato Abell 1689, si trova tra la galassia e la Terra. La luce viene rifratta dalla gravità dell'ammasso di galassie, amplificando così la galassia distante. Il fenomeno è chiamato lente gravitazionale e funziona come una lente di ingrandimento.
Studiando la galassia con i telescopi ALMA, che possono osservare le lunghezze d'onda lontane all'infrarosso, i ricercatori hanno potuto vedere che la galassia era piena di Polvere cosmica, scoprendo che le giovani stelle nelle prime galassie emettono luce ultravioletta calda. La radiazione ultravioletta calda riscalda la polvere circostante ghiacciata, che poi emette luce nel lontano infrarosso. E' questa luce lontana all'infrarosso che ci dice che c'è polvere nella galassia. È molto sorprendente ed è la prima volta che la polvere è stata trovata in un tale precoce Galassia. Il processo di formazione delle stelle deve quindi essere iniziato molto presto nella storia dell'universo, e associato con la formazione di polvere. Il rilevamento di grandi quantità di materiale solido indica che la galassia si è arricchita molto presto, con solidi che costituiscono un presupposto per la formazione di molecole complesse e pianeti.
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