Astronomia
La missione europea Cluster spiega il processo di formazione delle Theta Auroras
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- Pubblicato 22 Dicembre 2014
- Scritto da Ali Dorate
Le aurore sono la manifestazione più visibile dell'effetto del Sole sulla Terra, ma molti aspetti di queste spettacolari luci sono ancora poco conosciuti.
Grazie ai dati raccolti da Cluster, una costellazione di 4 satelliti ideati per studiare il campo magnetico terrestre, un particolare tipo di aurora, un meraviglioso spettacolo di luce naturale che si svolge nel cielo notturno e si verifica ad alte latitudini, è ora spiegato.
E' conosciuta come "aurora theta" perché vista dall'alto assomiglia alla lettera greca "Θ" (theta), o ad un ovale con una linea attraverso il centro. Un documento del 19 dicembre 2014 dimostra che il plasma caldo, incanalato nello spazio vicino alla Terra dal Sole, aiuta causare queste aurore uniche. Le Teta sarebbero dovute all'interazione con 'sacche' di particelle cariche (plasma) che si formano negli strati alti dell'atmosfera.
I ricercatori hanno dato uno sguardo alle particelle nei due "lobi" della magnetosfera. Mentre in circostanze normali il lobo è freddo, recenti osservazioni e uno sguardo al passato suggeriscono che il plasma insolitamente caldo era in qualche modo legato alle theta aurore. Il team ha controllato i dati e le immagini dal satellite IMAGE e quelli del satellite Cluster dell'ESA.
Prima del recente lavoro, gli scienziati sospettavano che la theta aurora avesse qualcosa a che fare con le particelle osservate nelle regioni del lobo della magnetosfera. Il mistero è stato finalmente risolto studiando i dati raccolti simultaneamente dalla sonda Cluster e IMAGE il 15 settembre 2005. Mentre i quattro satelliti Cluster si trovavano nel lobo magnetico dell'emisfero sud, IMAGE aveva una vista a grande campo dell'emisfero australe. Mentre il satellite Cluster ha osservato il plasma insolitamente energico nel lobo, IMAGE ha visto l'arco della aurora theta attraversare l'impronta magnetica di Cluster. Queste osservazioni supportano quindi l'idea che le theta auroras sono dovute a plasma intrappolato all'interno della magnetosfera.
Melvyn Goldstein, scienziato del project Cluster della Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, ha dichiarato: "Speriamo che le future missioni forniscano dati comparabili per visualizzare le regioni polari della magnetosfera."
Ali Dorate
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