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Forti temporali su Francia, Svizzera ed Austria: è l'effetto dell'aria fresca Nord-atlantica

Partita con un po' di ritardo la forte fase instabile sull'Europa centrale. Infatti l'aria fredda ha sfondato con leggero ritardo e con minor intensità di quanto era previsto, dunque lo strato d'aria stabile superficiale (CAP) è stato rotto soltanto nel corso delle ultime ore.

Sono da segnalare però una serie di intense celle convettive tra Svizzera ed Austria mentre un MCS si sta formando sulla Francia centro-orientale: questa cella è maestosa e di dimensioni notevoli, con overshoting top ben definita nella sua parte inferiore, e con un incudine molto lunga, merito delle forti correnti a 200 e 300 hPa (corrente a getto Nord-atlantica). Non si esclude che tra il Massiccio centrale e la città di Lione siano caduti chicchi di grandine di grossa dimensione, con accumuli superiori ai 20 mm.

Fenomeni molto intensi e più stazionari tra Italia settentrionale e Svizzera, con punte da 35 mm a Nord del Lago Maggiore. Su entrambe le zone c'erano le giuste premesse per una fenomenologia particolarmente intensa: elicità sopra le righe, cape maggiore di 2000 j/kg, shear verticale elevato (fin sui 30 m/s), e punti di rugiada sopra i +21°C, con aria fredda di stampo Nord-atlantico e corrente a getto molto forte in quota.

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