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Genesi del temporale inatteso del 10 Settembre nel golfo di Gaeta
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- Pubblicato 11 Settembre 2013
- Scritto da Marco Iannucci
10 Settembre 2013. Ore 20:30. Prima di andare a cena dò uno sguardo alle ultime emissioni modellistiche che non prevedevano fenomeni di particolare violenza in essere per la serata. Navigando tuttavia sul sito di sat24 scorgo con sorpresa l'immagine di apertura: un temporale sembra formarsi dal nulla di fronte al Golfo di Gaeta.
Come sempre questi eventi non organizzati ma a carattere locale sono di difficilissima lettura per i modelli matematici, che difficilmente tengono in conto di variabili come la temperatura superficiale marina in quel dato momento nell'area in cui si sviluppa la convezione, che era elevata stante lo scarsissimo rimescolamento delle acque per assenza di ventilazione importante da molti giorni. Una volta partito in mare prospicente alla costa il sistema convettivo, questo ha preso ad alimentarsi di tutta l'energia disponibile (davvero tanta) dopo giorni di clima caldo e afoso. Gli scatti successivi mostrano la rapida evoluzione del sistema.
Il sistema era una vera e propria macchina trasformatrice di energia, e in poco tempo vedo arrivare dalla finestra il temporale che osservavo sul satellite. Inizia prima una pioggia molto fitta, contornata da un bagliore di lampi continui e un rimbombo di tuono continuo. Dopo una mezz'ora il temporale con la sua parte più violenta è sopra la città. Il cielo è illuminato a giorno e i tuoni rassomigliano sempre di più a scoppi di violente granate ravvicinate. è in quel momento che mentre osservavo dalla finestra i fulmini cadere sulle colline a Nordovest di Formia, uno strano ronzio metallico di pochi istanti, precede una luce accecante e uno scoppio tremendo che mi investono. Il fulmine era caduto nelle immediate vicinanze di dove mi trovavo, probabilmente sull'edificio stesso. La foto scattata nel momento del fulmine dalla webcam posta sul mio palazzo testimonia la violenza delle fulminazioni in atto.
I temporali di Settembre si rivelano sempre i fenomeni più estremi per le coste tirreniche per quantità di fulmini e di pioggia precipitabile grazie proprio all'energia accumulabile in termini di calore sulla terra e nel mare, che raggiunge il suo massimo livello annuale. La mappa delle fulminazioni della prima fase del temporale rende bene l'idea di cosa voglia dire una "tempesta di fulmini".
Il temporale successivamente ha lasciato la città, dopo aver scaricato un incredibile numero di saette nube-terra e fatto suonare allarmi delle auto per i tremendi colpi di tuono. Scorgo illuminato da diversi fulmini al secondo il cumulonembo che si dirige verso Napoli colpendo successivamente gran parte della provincia. Il temporale, seppur breve è stato estremamente violento, in grado di scaricare intorno ai 30mm a Gaeta, 20mm a Formia, punte di 40mm nel Casertano interno e anche oltre in provincia di Napoli.
Lo scatto dell'utente Francesco De Innocentis da Monte San Giovanni Campano (FR) in direzione di Formia mostra lo spettacolo pirotecnico offerto da questi incredibili fenomeni atmosferici che sono i temporali. Nei prossimi giorni con l'ingresso dell'aria fredda non si escludono altri eventi temporaleschi, come sempre di difficile localizzazione.
Marco Iannucci
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