Editoriali
GFS: scenari meteorologici futuri quasi stocastici più che deterministici. Non sarà così
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- Pubblicato 16 Febbraio 2013
- Scritto da Luciano Serangeli
A breve, nel medio termine, avremo modo di osservare un classico west shift, che sancirà lo slittamento sul comparto occidentale europeo e quindi lo scampato pericolo per l'Italia, nel coinvolgimento del nuovo impulso freddo continentale, che avrà la sua genesi sull'estrema Europa nord-orientale.
A seguire, come prospettato da Gfs ormai da qualche run, le condizioni meteo-climatiche sull'Europa, sembrerebbero essere improntate a una moderazione estrema, con geopotenziali medi, temperature medie e nessun eccesso in un senso e nell'altro.
Un contesto generale un po' troppo nella "norma", buonista, quasi "politicamente corretto", tale che se qualcuno non ci dicesse di essere chiaramente al cospetto di modelli numerici di tipo determinsitico e quindi modelli previsionali meteorologici, potremmo pensare di essere di fronte a modelli stocastici, ovvero di tipo statistico e quindi non meteorologici ma climatici.
Ricordiamo a chi non avesse dimestichezza con la materia che:
- I modelli meteorologici fisico-matematici, si dicono deterministici in quanto basati su misurazioni e dati reali del presente, immessi nei computer ed elaborati tramite la risoluzione di equazioni fisico-matematiche attinenti alla fisica, alla meccanica e alla termodinamica, a determinare ( da qui deterministici ) per uno specifico momento del futuro, una sola soluzione per ogni punto dello spazio preso in esame.
- I modelli di tipo stocastico si basano invece su dati statistici remoti, per lo più attinenti a medie su scala 20/30ennale e quindi sulle probabilità che in ogni punto dello spazio preso in esame, si possano presentare un certo numero di condizioni del tempo, come da statistiche del passato di cui si procede ad elaborare la media. Una volta fatto ciò si perviene pertanto a ipotizzare la "probabilità", che in un certo punto dello spazio e in un certo momento nel tempo si possa verificare quel tipo di condizione atmosferica, da un punto di vista prettamente statistico e in base a misurazioni ufficiali del passato.
Nel primo caso, ovvero quello dei modelli deterministici, potremo quindi parlare senza ombra di dubbio di "previsioni meteorologiche" elaborate su dati reali appartenenti al presente.
Nel secondo caso invece, ovvero quello dei modelli stocastici, potremo parlare non più di previsioni meteorologiche, ma di "probabilità climatiche" mutuate dal passato.
Tornando per chiudere all'argomento affrontato all'inizio di questo articolo e sorvolata la visione quasi stocastica delle attuali emissioni di Gfs, ci sarà invece da aspettarsi come sempre in questo periodo dell'anno in cui si manifestano i primi sentori di riequilibrio termico emisferico, scenari meteorologici a volte anche aspri, che scaturiranno dagli inevitabili scontri tra le masse d'aria gelida di pertinenza di un vigoroso Vortice Polare ancora padrone della stagione invernale e le prime intrusioni meridionali di masse d'aria assai più mite di origine subtropicale.
Scordatevi insomma la calma piatta da "media climatica stagionale".
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