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Editoriali

GFS 0z KABOOOM!! Tutto in 15 giorni. CAMMELLO UMIDO, poi ORSETTO e infine OMEGA FREDDA sull'Italia!

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mamma-gfs bisChe qualcosa di grosso debba accadere intorno alla fine del mese di novembre è ormai fuori di dubbio.

Aspettatevi un cambiamento stagionale effettivo, un giro di boa che darà la stura all'inizio di un rimescolamento atmosferico, che almeno per l'Europa settentrionale e centrale, sarà marcatissimo e dalle caratteristiche artico-continentali, trattandosi nella fattispecie dell'arrivo di un'avvezione fredda di origine russo-siberiana.

Quello che invece stamattina ha quasi del comico, è la tipica confusissima e ultra provvisoria uscita modellistica dell'americano GFS, condita da una sequela di cambiamenti meteorologici ravvicinati, l'uno di natura opposta rispetto all'altro e il tutto spalmato  in soli 15 giorni, che porterebbero sul bacino del Mediterraneo e quindi sull'Europa meridionale e sud-occidentale una caterva di eventi meteorologici e termici contrapposti.

Ma diamogli un'occhiata insieme, aiutati dalle singole diapositive del run modellistico di GFS.

Prima situazione: il "cammello umido".

Martedì 27 novembre 2012: dalla Penisola Scandinava una perturbazione scende verso sud-ovest ad invadere la Penisola Iberica. Ne consegue una risalita di aria caldo umida dall'entroterra africano diretta sulla nostra Penisola. Sulla Sicilia le termiche a 850 hPa ( circa 1500 metri di altezza ) salgono a sfiorare i 13 gradi; 10/12 gradi invece sul centro-sud con termiche che in pianura potrebbero raggiungere e oltrepassare i 22/24 gradi sulle regioni meridionali e sulla Sicilia. Nevica al nord ma sulle Alpi. Pioggia altrove il giorno successivo.

Mappa barica a 500 hPa ( circa 5500 metri di altezza ).

martedì 27 ore 07 press

Mappa termica a 850 hPa.

martedì 27 ore 19 termiche

Seconda situazione: l'orso ( orsetto in questo caso ) russo.

Venerdì 30 novembre 2012: una "sorta" di struttura altopressoria a Ponte di Weijkoff, stavolta di tipo molto alto, trattiene nella sua parte bassa orientale e spinge verso est, la precedente saccatura ciclonica verso l'Europa centro settentrionale. La depressione viene rinvigorita dall'alimentazione fredda proveniente da nord-est, che traghetta aria dalla Russia europea. A 850 hPa le temperature scendono a zero gradi sin sulle regioni centrali tirreniche. Nevica sul NordEst anche a quote molto basse. Pioggia altrove.

Mappa barica a 500 hPa.

venerdì 30 ore 01 press
Mappa termica a 850 hPa.

venerdì 30 ore 01 termiche

Terza situazione: l'omega fredda.

Sabato 8 dicembre 2012: una settimana dopo rispetto all'ultima situazione analizzata, nel lungo termine, ecco materializzarsi una struttura barica ad "omega", composta da due figure di bassa pressione divise centralmente da un promontorio anticiclonico. Tipica situazione che di norma si viene a creare in primavera-estate sulla nostra Penisola e che ci espone a intense ondate di calore africane. Il quel caso l'Italia viene a trovarsi sotto la campana altopressoria, mentre in questo caso è la Penisola Iberica a subire questo destino. Il nostro Paese sul lato orientale dell'Anticiclone e quindi in zona ciclonica riceve aria di origine artico-marittima dal Mar Baltico. Neve al NordEst e sulle adriatiche settentrionali e centrali, pioggia altrove.

Mappa barica a 500 hPa.

sabato 8 dicembre ore 01 press

Mappa termica a 850 hPa.

sabato 8 dicembre ore 01 termiche

Insomma, GFS denota come sempre in inverno una dinamicità evolutiva eccessiva e passibile di improvvisi dietrofront da un'emissione all'altra.

Inesattezza cronica questa, dovuta alla poca considerazione rivolta dal modello americano al riguardo dei numerosi, variegati e disomogenei rilievi orografici europei..

Molto più raffinato e mirato il modello europeo ECMWF, che nelle proprie griglie territoriali tiene ovviamente in ampia considerazione, per motivi regionali, le catene montuose europee.

E' vero che ECMWF si limita a due sole emissioni giornaliere, distanziate tra di loro di 12 ore e ad un limite di 10 giorni invece di 15 sul lungo termiche, fatto che porta inevitabilmente anche per un semplice calcolo delle probabilità GFS ad incorrere in errori previsionali più frequenti ed evidenti.

Al contempo non si può negare che forse alla "quantità" di GFS è preferibile la "qualità" di ECMWF.

Godiamoci dunque i due differenti modelli per i pregi e i difetti che a ciascuno di loro si possono ascrivere e divertiamoci, senza prenderli quindi troppo sul serio, con gli innumerevoli kabooom che GFS ci offrirà nel lungo inverno meteorologico che prenderà il via ufficialmente a breve, il primo di dicembre.

Luciano Serangeli mpi end

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