Editoriali

Il grande CALDO e la meteorologia come STRUMENTO per (dis)informare

Se ci divertissimo ogni giorno ad aprire il web, a guardare i tg e a leggere/ascoltare quel che viene detto e scritto bhè, ci verrebbe senz'altro voglia di spegner tutto e andare a farci una passeggiata. Che sia dopo pranzo o dopo cena non importa, l'importante è scappare dalle tante fandonie che vengono messe in circolazione dai soliti ciarlatani della meteorologia.

Si divertono a scrivere cose dell'altro mondo, approfittano di una determinata situazione climatica per affondare il cosiddetto "dito nella piaga". Per non parlare poi dei classici servizi televisivi: caldo intenso sull'Italia, punte fino a +40°C. Ok, è Estate ed è normale che faccia caldo, quindi non si capisce proprio cosa c'è di così eclatante. Bere di più, rimanere all'ombra, non uscire nelle ore centrali del giorno, condizionatori, ecc...Bhè? Che novità sarebbero queste?

La verità è che si divertono a giocare con la meteorologia, è come quando in Inverno sentiamo puntualmente parlare di Era Glaciale. E allora mi domando: ma cosa c'è di così eccezionale se in Inverno fa freddo e in Estate fa caldo? Son cose che NON FANNO NOTIZIA. Per intenderci: se fa troppo caldo e vengono superati alcuni record può anche starci che l'informazione venga resa nota a tutti, stessa cosa se nevica 5 giorni a Roma con accumulo di 60 cm. Anche questa è una notizia che merita un approfondimento, che merita tutte le attenzioni del caso.

Però purtroppo oggigiorno l'informazione è divenuta altro; non c''è più l'effetto sorpresa, non c'è più l'enfasi che sa darti una VERA notizia, non c'è più la volontà di trasmettere l'essenza del sapere. Oggi quel che conta di più è stare sul pezzo...è vero, stare sul pezzo, ma anche in questo caso dipende come. Perchè affannarsi per scrivere qualcosa di scontato, a questo punto, non ne vale assolutamente la pena, stare sul pezzo è ben altro, non è ribadire concetti già sentiti e risentiti, ma è dare alla notizia l'effetto sorpresa, qualcosa che ci faccia rimanere a bocca aperta.

E da qualche anno a questa parte la meteorologia altro non è diventata che uno strumento di (dis)informazione, perchè non è protetta e tutti possono permettersi dicerie sul suo conto, dicerie di ogni tipo; sembra ieri quando si leggevano o si ascoltavano termini come bomba d'acqua, anticicloni che portano pioggia o simili... Sembra ieri ma in realtà è anche oggi, sarà domani... E tutto questo è molto, molto sbagliato, quasi sconfortante, perchè così non si fa altro che distruggere qualcosa in cui in tanti, tantissimi, credono fermamente, ne fanno come una sorta di concetto vitale.

Ora è Estate, fa caldo, naturalmente cosa dobbiamo aspettarci? Che nevichi? Bhè, non succederà ne ora ne mai ma, ad esempio, sarebbe questa una notizia da dare, non certo che a Firenze, Milano, Torino, Roma o Alghero faccia 38°C. Non si può scambiare l'Italia come un Paese nordico, in cui queste temperature farebbero senz'altro più scalpore. Siamo vicini all'equatore, a due passi dall'Africa, ma cosa vi aspettate? Che sia sempre Inverno? Ma per favore, per favore davvero.

Ma comunque prepariamoci perchè da qui in avanti ne sentiremo ancora molte, moltissime. Pensate che sia finita qui? Vi sbagliate di grosso! L'ondata di caldo durerà infatti ancora diversi giorni e molto probabilmente si protrarrrà fino a metà mese. Avete già letto qualcosa di simile in giro? Ebbene, un fondamento di verità forse c'è, ma pensate che sia stato detto perchè si conosce la materia? Eh no, è stato detto perchè un modello ha proposto questo scenario. Non si è curanti di osservare le carte probabilistiche, eh no, perchè altrimenti sarebbe emerso (come da immagine a sinistra) che l'intensa calura durerà ancora qualche giorno, ma poi dal 10 luglio potrebbe gradualmente, lentamente smorzarsi e lasciare spazio ad aria notevolmente più respirabile. E cosa succederà allora se improvvisamente, per "magia", quanto detto risultasse vero? Verrà detto che "i modelli sono in confusione", quando invece in confusione c'è solo chi di questa scienza ne ha ormai fatto solo uno strumento da poter giostrare a proprio piacimento...

Rinaldo Cilli

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