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Editoriali

La STORIA di un inverno fino ad ORA da CESTINARE e la grande confusione che si presenta sul lungo TERMINE. Ecco le prime considerazioni

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Ma che fine ha fatto l'inverno? Arriverà mai a farci visita quest'anno? Ecco le prime considerazioni.

rubik 1Fino ad ora l'inverno è stato il grande assente sull'Europa e di conseguenza sulla nostra Penisola, vediamo allora di ripercorrere insieme gli avvenimenti meteorologici che fino ad ora ci hanno condizionato e che potranno in qualche modo interessarci nel prossimo futuro.

 Come al solito " i più" ad ottobre sono soliti ad elaborare delle tendenze meteo a lunghissimo termine. Tendenze che risultano apprezzabili agli occhi di chi studia questa fantastica materia, ma a cui molto spesso viene data troppa importanza. 

Come abbiamo detto e ridetto diverse volte, le previsioni meteorologiche assumono una validità notevole solamente sotto le 72 ore, dopodichè entriamo nel campo delle possibilità ed ecco la che la probabilità di riuscita di tale previsione si abbassa rapidamente. Pertanto è apprezzabile elaborare una previsione a lunga gittata per l'inverno o per l'estate che sia, ma con la consapevolezza che le possibilità di realizzazione siano ben poche.

Anzi vi faccio un esempio, avete presente il cubo di Rubik? Ecco, più o meno le ipotesi di realizzazione di una tendenza a lungo termine sono proporzionali al completamento del cubo, nel senso che appena salta un tassello può saltare tutto.

 rubik 1

Ma andiamo al punto. L'inverno annunciato come uno dei più freddi degli ultimi 100 anni nel mese di ottobre, in realtà all'inizio della primavera potrebbe invece risultare come uno dei più caldi degli ultimi secoli, addirittura ben più caldo del famoso 2007.

Il tutto ha inizio con un Arctic Oscillation positiva che fa pensare ad un vortice polare compatto, che nel corso dei primi mesi invernali darà luogo a pochi scambi di meridiani.

Effettivamente così è stato perchè a dominare da dicembre fino ad oggi lo scenario meteorologico è stato prevalentemente il flusso atlantico. Un vasto campo di alta pressione si è andato ad impadronire di tutta l'Europa occidentale ed orientale, lasciando confinato il freddo a latitudini troppo settentrionali per condizionare in qualche modo il nostro clima.

Ed è proprio questa figura troppo accentuata sintomo di un inverno "anonimo" su tutto il territorio europeo, eccetto che per le Alpi dove non serve una grande dose di freddo per permettere alla neve di cadere anche alle basse quote.

Analizzando la stratosfera, non è così certo che la causa di questo pattern che nel corso dei mesi si è venuto ad affermare sia dato da un forte raffreddamento proprio stratosferico che è avvenuto nel mese di novembre, anzi...fino ad ora ciò che è accaduto in stratosfera ha poco a che vedere con le estte dinamiche troposferiche.

Per quanto riguarda la troposfera, si possono evidenziare alcuni fattori che hanno portato ad avere un clima più che invernale, autunnale alle nostre latitudini

Come prima causa, andiamo ad evidenziare delle vorticità canadesi sempre ben presenti e attive come delle vere e proprie trottole. Tutto questo è stato causato da un asse del vortice polare troposferico ben sfavorevole all'inverno sulle nostre latitudini e ben più favorevole al Nord America.

La testimonianza di tutto questo infatti è stato un poderoso blocco anticiclonico sull'Alaska che ha consentito delle imponenti discese di masse di aria fredda sull'America portando delle temperature da gelo record su diversi territori. Blocco anticiclonico che per portare del freddo sull'Europa doveva/deve invece stabilizzarsi tra Groenlandia ed Islanda.

Inoltre è da evidenziare la completa assenza dell'anticiclone delle Azzorre, rimpiazzato invece a dovere da un'anticiclone russo.

Insomma fino ad ora, una stagione invernale da cestinare

Per il prossimo futuro arriverà un po ' di freddo sulla nostra Penisola, oppure continueremo a fare i conti con questo clima misto tra sbalzi autunnali e primaverili?

Beh, anche su questo discorso vi sono diversi se e diversi ma, diciamo che entro la fine del mese fisiologicamente le correnti zonali dovrebbero indebolirsi e di conseguenza anche le vorticità canadesi, lasciando presumibilmente spazio a un tipo di circolazione nord-sud, però tutto questo fino ad ora da me enunciato riscontra ben poche conferme e non poca confusione.

Basta andare a guardare le due corse determinitiche sopra le 160 ore di GFS e ECMWF, che si capisce come la situazione continui ad essere molto complessa e di difficile interpretazione.

gfs-1-252

Ecmwf

Il centro di calcolo inglese opta per un fine mese con i fiocchi in ottica invernale, seppur con direttrice del freddo da stabilire, con delle SSTA che ad ora risultano sfavorevoli per l'arrivo proprio di aria fredda sul nostro Paese a causa di un'anticiclone di blocco che potrebbe risultare molto debole.

Dall'altra parte abbiamo invece un centro di calcolo americano, che neanche a farlo apposta continua a vedere l'inverno non lontano ma lontanissimo dalla nostra Penisola con ripetuti affondi sull'Europa centro-orientale da parte dell'alta pressione e nuove ondate di freddo e neve sugli Stati Uniti.

In conclusione mi aspetto nel corso dei prossimi giorni e in particolare tra la fine del mese e l'inizio di marzo qualche affondo di aria fredda fin sulla nostra Penisola, con entità di freddo da definire, anche se mi sento di escludere che si possa in qualche modo trattare di qualcosa di importante.

Insomma, tireremo le conclusioni solamente con il finire dell'inverno o di quel poco che ne resta. Giudicando comunque la situazione attuale, l'inverno sembrerebbe molto lontano, ma chissà che non vi siano delle sorperese.

Emanuele Valeri end

 

Emanuele Valeri

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