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Il gelo siberiano protagonista sul Continente europeo. Anomalie negative incredibili. Freddo intenso anche in Italia
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- Pubblicato 15 Febbraio 2012
- Scritto da Rinaldo Cilli
L'ondata di freddo siberiano che ha investito l'Europa tra la fine di Gennaio e la prima metà di Febbraio si è rivelata particolarmente intensa a persistente, tant'è che in alcune aree si sono registrate temperature bassissime sia nei valori massimi che in quelli minimi. E a pensare che per tutto l'Inverno il clima si era mantenuto complessivamente gradevole, senza particolari eccessi. La situazione è cambiata radicalmente quando un nucleo di aria gelida, staccatosi della lontana Mongolia, ha puntato, con moto retrogrado, verso ovest, colpendo dapprima i settori europei più orientali (dunque Russia, Ucraina e Repubbliche Baltiche) e poi via via anche il resto del territorio. I valori più bassi si sono raggiunti tra Russia e Balcani, ove i termometri si sono spinti fin sotto i -30°C. Ma andiamo ad osservare che cosa è successo da un punto di vista termico nella settimana che va dal 5 al 11 febbraio.
La cartina sottostante ci mostra le anomalie negative sull'Europa per quanto riguarda la scorsa settimana. Come possiamo osservare i valori più bassi si sono registrati tra Francia, Germania e buona parte dell'Europa orientale, ove vi sono state delle anomalie negative anche fino a 9°C. D'altra parte in quasi tutte le principali città i termometri hanno fatto registrare picchi di temperature minime spesso inferiori ai -12/-14°C, anche in città come Parigi, Vienna, Ginevra e Berlino. E' recente e l'abbiamo pubblicata ieri, la notizia del congelamento del fiume Danubio in Austria; un fenomeno raro che esalta ancora di più l'eccezionalità dell'evento.
Più ai margini invece la Penisola iberica, ove possiamo osservare anomalie negative nell'ordine dei -1/-3°C. Solo tra i Pirenei ed in confine francese si sono avuti valori decisamente più bassi. Stesso discorso per le Isole britanniche, divise essenzialmente in due; sulla parte orientale, dunque Inghilterra, Galles e parte della Scozia il freddo si è fatto sentire con una certa consistenza, mentre in Irlanda si sono registrati addirittura valori positivi, collegati essenzialmente alla presenza dell'anticiclone azzorriano e di correnti spesso più umide e miti di natura oceanica.
Un occhio di riguardo ora anche all'Italia; ebbene, su quasi tutto il nostro Paese il freddo si è fatto sentire con una certa entità, soprattutto per quel che concerne le regioni centro-settentrionali e il nord della Sardegna, con anomalie negative nell'ordine dei -3/-7°C. Più marginale l'interessamento dell'estremo Sud, anche perchè l'aria gelida siberiana è giunta soltanto in questi giorni. Sulle regioni del Nord le temperature, specie nei valori notturni, si sono localmente spinte fin sotto i -13/-15°C, ma anche le massime hanno faticato, e non poco, a superare lo zero.
Infine diamo uno sguardo anche alla cartina relativa alle temperature minime registrate nella passata settimana. Possiamo notare tutta l'Europa centro-orientale con valori fino a -20/-25°C, addirittura -30°C tra Russia, Ucraina, Repubbliche Baltiche, Ucraina, Sergia, ovest della Romania e sud della Bulgaria. Valori negativi anche in Francia, Inghilterra e Italia, specie centro-settentrionale. Da notare i valori fino a -10/-15°C sulle regioni del Nord.
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