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Modelli matematici in difficoltà a causa della Tempesta Nadine in Atlantico: arriverà in Italia un uragano? Assolutamente NO
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- Pubblicato 20 Settembre 2012
La tempesta tropicale Nadine sta attraversando una fase di rinforzo della sua attività convettiva all'esterno del minimo e dei venti attorno al centro di bassa pressione.
{module [461]}Alcuni si stanno cimentando in previsioni alquanto bizzarre, con centro dell'attenzione proprio la tempesta Nadine, e svariate ipotesi correlative: morirà? Entrerà nel Mediterraneo? Colpirà l'Italia, arriverà in Inghilterra? Arriverà in America? Scenderà a Sud?
Partiamo prima di tutto da un presupposto molto semplice: Nadine non è più un uragano (ma esiste qualche bassa possibilità che lo ridiventi in prossimità delle isole Azzorre orientali) quindi nel caso arrivi in prossimità del Mediterraneo, si comporterebbe come una normale depressione atlantica, magari un po' più forte del previsto e foriera di temporali sparsi ed intensi, ma ci arriverebbe al suo ultimo stadio evolutivo, non come un uragano!
Parlare a questo punto di uragano in arrivo sull'Italia è un'assurdità, ma parlare di una forte depressione atlantica che potrebbe colpire il Tirreno settentrionale, è già abbastanza comprensibile, tuttavia anche quest'ipotesi è remota, come se dovessimo parlare di una nuova nevicata a Roma a 10 giorni dall'evento. Nella mappa qui sopra allegata è possibile notare i vari "cluster" che analizino l'ipotetica traiettoria della depressione Nadine, e se ne nota uno verde scuro che sfiora l'Italia settentrionale. Si tratta di un ipotesi su 15, quindi abbastanza lontana ma tuttavia possibile: perché?
E' sbagliato parlare di Nadine in arrivo sull'Italia, poiché ne arriverebbero solo pochi rimasugli confusi attorno a un'isolata area di bassa pressione, piuttosto disorganizzata. Quel che dovremmo guardare con maggiore interesse è l'inclinazione di tale depressione, la grandezza e la presenza di gradienti termico-barici orizzontali, poiché un'ipotetica depressione con ad Est l'alta pressione africana, potrebbe richiamare da Nord aria fresca ed instabile, da Sud aria calda ed umida, con conseguente richiamo umido prefrontale e forti temporali sul Tirreno. Questa però è una tendenza ancora piuttosto vaga, Nadine infatti è una vera spina nel fianco di tutti i modelli matematici, come GFS ed ECMWF.
Secondo READING (ECMWF) l'ex ciclone sarebbe più defilato rispetto all'Europa, si troverebbe così in pieno Oceano Atlantico, e la risalita calda Nord-Atlantica immediatamente ad Est non colpirebbe l'Italia, che potrebbe essere colpita da correnti fresche dai Balcani oppure dalla Scandinavia, con precipitazioni soprattutto sul versante adriatico.
Secondo le emissioni del modello americano GFS, l'ex uragano traslerebbe molto ad Est rispetto l'attuale traiettoria, sbandando paurosamente tra Portogallo e Marocco (che verrebbero colpite da alluvioni lampo a più riprese). Ci troviamo in regime di scambi meridiani abbastanza marcati, e sarebbe certamente da aspettarci una risalita di aria calda Nord-africana ad Est di questa depressione. Quel che resta di Nadine farebbe in modo di richiamare aria fredda da Nord, dal Regno Unito ed irrompere sul Mediterraneo occidentale, mentre l'anticiclone africano salirebbe nuovamente verso la nostra Penisola, portando bel tempo e caldo.
Ma le ipotesi sono ancora di più, tutto dipende dalla direzione della Tempesta Nadine, e questa, almeno a vedere la mappa qui sopra allegata, è piuttosto incomprensibile. Per farla breve, uragano in arrivo sull'Italia? NOO!
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