Curiosità e particolarità meteorologiche
Risolto il mistero delle SLIDING ROCKS? Guarda i VIDEO
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- Pubblicato 29 Agosto 2014
- Scritto da Ali Dorate
C'è un luogo nella Death Valley dove un mistero ha lasciato perplessi gli scienziati e visitatori del National Park per decenni.
Ora finalmente è stato risolto. Attraverso un lago asciutto noto come Racetrack Playa, centinaia di pietre note come "le pietre che camminano", ossia le sliding rocks, si muovevano lungo il terreno da sole. Lasciavano le tracce del loro passaggio a volte per diversi chilometri. Diverse le teorie fatte in proposito, ma nessuno le aveva viste muoversi fino a dicembre scorso, quando un team di scienziati guidati da Richard Norris, della Scripps Institution of Oceanography, le ha filmate.
Norris e il suo team hanno iniziato il loro esperimento nell'inverno del 2011, quando hanno messo a punto un piano per controllare il movimento delle rocce. Hanno inoltre prelevato 15 rocce che hanno portato fuori dal National Park in modo da poter monitorare il loro movimento con i dispositivi GPS e telecamere.
Dopo un paio d'anni, nel dicembre 2013, mentre la Playa era coperta da circa 7 centimetri d'acqua, con lo strato superficiale ghiacciato, è successo qualcosa: in una bella giornata di sole, intorno a mezzogiorno, il ghiaccio ha iniziato a creparsi, producendo i classici rumori da "vetro rotto". Poco dopo, le rocce hanno iniziato a muoversi.
Ecco come la Scripps Institution of Oceanography lo descrisse in un comunicato stampa: "Affinché le rocce si muovano, occorre che si verifichino alcune circostanze concomitanti. La Playa deve essere ricoperta di uno strato d'acqua piovana (o di neve sciolta) abbastanza alto da ghiacciare d'inverno, e abbastanza basso da lasciare le rocce scoperte. Quando di notte il termometro cala, e la superficie dell'acqua congela, il ghiaccio deve avere uno spessore di 3-6 millimetri: abbastanza sottile da rompersi facilmente, abbastanza spesso da spingere una roccia. Al calore del sole il ghiaccio si rompe in grandi pannelli fluttuanti, che trascinati dal vento si muovono su quel poco di acqua e fango che rimane, spingendo le rocce lungo la Playa. I massi, a contatto con la terra, graffiano la superficie del suolo lasciando dietro di sé le famose scie."
Grazie all'osservazione del movimento delle rocce in tempo reale, è stato possibile catturarne lo spostamento. Le rocce si muovevano solo pochi centimetri al secondo, una velocità che sarebbe praticamente impossibile da notare a distanza.
"E' possibile che i turisti abbiano effettivamente visto ciò che accadeva senza rendersene conto", ha detto Jim Norris.
I risultati dello studio sono stati pubblicati su PLoS ONE
Ali Dorate
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