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Focus allarme terremoto al Sud, ecco tutte le verità sull'accaduto.

La polemica in relazione alla prevedibilità del sisma che si è verificato in Emilia Romagna è continuata a progredire durante tutto l’arco della giornata fino ad arrivare alla sera del grande terremoto di Domenica 20.  I giornalisti hanno chiesto ad ad Alessandro Martelli, direttore del centro Enea a Bologna,se effettivamente fosse possibile anticipare un movimento tellurico di tale portata. Lui ha risposto che una serie di studiosi internazionali l’avevano previsto entro il prossimo settembre,anche se è arrivato con un netto anticipo rispetto alla ricerca effettuata.

Lo stesso Martelli viene interpellato successivamente sulla sismicità del sud Italia e gli viene chiesto se anche in quelle zone sia possibile un evento di grossa portata per i prossimi mesi:”Calabria e Sicilia sono dei punti ad altissimo rischio sismico e secondo alcuni previsori ci sono degli algoritmi che portano su un’unica strada, ovvero quella di una scossa di terremoto intensissima sulle medesime zone che potrebbe verificarsi entro pochi mesi come svariati anni”.

Ci teniamo a precisare che dalle parole di Martelli, effettivamente, non emerge nulla di nuovo se non la variante che ci sono degli algoritmi particolari sui quali lavorano alcuni studiosi di sua conoscenza.

In tal senso però, i giornalisti hanno fatto in modo che quanto detto dal direttore , passasse per una vera e propria allerta. Teniamo a precisare che è tuttora impossibile stabilire l’esatto istante di tempo in cui potrà verificarsi un determinato sisma, in qualsiasi punto del nostro pianeta se non con l’ausilio di specifici precursori sui quali Giampaolo Giuliani,ricercatore, sta lavorando.

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