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Vulcani ed estinzioni

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I vulcani e le grandi estinzioni di massa.

 800px-Extent of Siberian traps-it.svgIn questo editoriale avremo modo di iniziare a capire, da cosa sono state generate le grandi estinzioni di massa.

 L'estinzione di massa è un periodo geologicamente molto breve, nel quale vi è un corposo sovvertimento dell'ecosistema terrestre, con la scomparsa di numerose specie viventi e la sopravvivenza di altre che con il passare degli anni sono diventate dominanti.

Il tasso di estinzione è calcolato come numero di famiglie biologiche di invertebrati marini e vertebrati, estinte ogni mililione di anni. Normalmente tale tasso si mantiene attorno alle 2-5 famiglie, ma si sono osservati almeno cinque grandi picchi di estinzione, definite grandi estinzioni, più un numero indefinito di piccole estinzioni.

Fino ad oggi dunque abbiamo detto che si considerano solamente cinque grandi estinzioni di massa, denominate anche " big five", intervallate l'un l'altra rispettivamente da circa 69, 124, 71 e 115 milioni di anni.

Le maggiori perdite, si ebbero tra gli invertebrati marini, a carico di organismi con scheletri composti da carbonato di calcio, in particolare nei generi composti dalla CO2 ambientale per la produzione dei propri scheletri.

Grandi perdite si ebbero anche tra gli organismi bentonici sessili, in particolare gli organismi con apparati di respirazione semplici furono i più colpiti.

Sopravvissero brachiopodi, ammoniti e crinoidi, i quali fino a quel momento erano risultati in forte declino. Questi gruppi ebbero una nuova giovinezza divenendo così abbondanti e diversificandosi tra loro.

Gli animali che meglio riuscirono a sopravvivere, furono quelli con una circolazione attiva, gestione dello scambio gassoso e calcificazione leggera.

Quelle che si estinsero in modo minore furono le piante, con una percentuale stimata attorno al 50%.

Di tutto questo chi ne approfittò? 

Si diffusero gruppi animali a strategia ecologica R: detti in questo caso Taxa post-disastro e sono organismi in realtà opportunisti e resistenti, che tollerano valori ambientali molto variabili: il Lingula; la Pleuromeia; il Dicrodium.

Alcuni gruppi attivi filtratori ebbero la meglio: bivalvi e crinoidi si svilupparono e si diffusero.

I vertebrati terrestri, rimasero poco diversificati e le reti trofiche piuttosto semplici fino al Triassico ( Tra i 30 e i 60 milioni di anni dopo).

Quali furono le cause?

Nel periodo tardo Permiano vennero testimoniati due episodi vulcanici su larghissima scala. Il primo evento il più piccolo, formò il Trappo Emeisciano in Cina. Il secondo, più conosciuto e intenso, formò il Trappo Siberiano che costituì uno dei più imponenti eventi vulcanici mai avvenuti sulla Terra.

Il magma ricoprì circa 2.000.000 Km2 di superficiee produsse imponenti nuvole di polvere, che proiettate ad elevate quote, aumentarono l'albedo, riducendo al minimo l'irragiamento, la fotosintesi e facendo collassare la catena alimentare.

Le piogge acide, derivanti dall'aereosol dei gas sulfurei, potrebbero essere la causa della selettività degli organismi marini e terrestri. La grande quantità di CO2 emessa inoltre una volta eliminate le polveri dell'atmosfera, avrebbe generato un notevole riscaldamento globale.

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Emanuele Valeri intro

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