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Monitoraggio calotta polare artica: altra pessima annata in arrivo, ma in alcune zone si sta recuperando sull'estensione dei ghiacci

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Monitoraggio calotta polare artica: altra pessima annata in arrivo, ma in alcune zone si sta recuperando sull'estensione dei ghiacci

Dettagli: Categoria principale: Monitoraggio & Analisi modelli; Categoria: Monitoraggio ghiacci; Pubblicato 28 Febbraio 2012

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Siamo giunti alla fine di febbraio, periodo per il quale l'estensione della calotta polare artica dovrebbe far registrare la sua maggiore estensione, ma i dati che ci continuano ad arrivare giorno per giorno non sono affatto confortanti. La distesa dei ghiacci artici è di poco superiore a quella del 2007, anno a dir poco tremendo per la calotta polare Nord, in cui l'estensione del pack artico superò a malapena i 13 milioni di chilometri quadrati. Si noti nel secondo grafico come dopo una prima decade di febbraio caratterizzata da blocchi altopressori molto forti sull'oceano atlantico ( blocco utile per la cruda fase invernale vissuta sull'Europa, con neve su TUTTE le nazioni del Vecchio Continente ) si è avuta una parziale ripresa, ma non basta per scongiurare l'ennesima pessima annata.

copertura oceano artico

Il 2007 rappresenta il peggior anno per la calotta polare artica, in cui l'estensione del pack fu inferiore alla media 1979-200 di oltre 400.000 kmq, ma anche in questo inverno 2011-2012 le cose non sono andate molto meglio. Una vasta anomalia si registra sul Mare di Barents, parzialmente scoperto dal manto di ghiaccio, che solitamente ricopre tutta la zona, mentre su gran parte dell' Alaska la ripresa è stata positiva. Quali sono le cause? Continua formazione di blocchi altopressori a disturbare il VPS, dunque la presenza di isoterme maggiori alle varie quote bariche che non permettono un corretto congelamento delle zone che solitamente fanno registrare spesse coperture di ghiaccio. Soprattutto a metà del mese di Gennaio con la presenza di un forte vortice canadese, ma un alta pressione auletinica di blocco ad Ovest, e nei primi 15 giorni di febbraio, con la presenza di un possente anticiclone sull'Oceano Atlantico settentrionale e sul Mar Baltico. Ma in quest'ultima zona si sta recuperando notevolmente, e a giorni la zona dovrebbe rientrare nella media, per quanto concerne l'estensione del pack.