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Irruzione ARTICA di Santo Stefano, NEVE tra il Sud e le adriatiche fino in collina

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Crollo termico importante, ma non eccezionale. Scopriamo i dettagli

irru dhdfIl mite anticiclone che ci ha fatto compagnia in questi giorni che anticipano il Natale sta per subire una sensibile battuta d'arresto. Proprio a Santo Stefano irromperà aria molto fredda di origine artica, che causerà un brusco crollo delle temperature su quasi tutta la nostra Penisola.

Ragion per cui il tempo è destinato a peggiorare sensibilmente, dopo le giornate di sole che ci accompagneranno fino al Santo Natale. In questa fase le temperature si mantengono sensibilmente superiori alla media, l'irruzione artica altro non farà che riportare i valori in generale in linea con gli standard climatici del mese di Dicembre. In sunto, quindi, nulla di eccezionale.

L'irruzione d'aria fredda inizierà a farsi sentire fin dalla tarda serata del 25 Dicembre, quando masse d'aria artiche invaderanno le estreme regioni settentrionali. Scivolando verso sud esalteranno la formazione di un minimo depressionario all'estremo Meridione, che permetterà quindi alle correnti da irruz free STest di estendersi a tutto il Paese, concentrandosi però in forma maggiore soprattutto sul versante Adriatico, ove l'aria fredda verrà bloccata dalla dorsale appenninica.

Oltre ovviamente ai tesi venti da nord che si attiveranno su tutto lo Stivale, ci attendiamo anche un sensibile aumento dell'instabilità convettiva, perchè le masse fredde scorreranno su di un Adriatico ancora piuttosto mite e tale quindi da sviluppare energia necessaria per la formazione dei sistemi temporaleschi.

Pioverà intensamente lungo le coste di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, poi più giù anche su Calabria e Sicilia settentrionale. E poi la neve, che visto il calo termico tornerà ad imbiancare quasi tutta la fascia appenninica, specialmente quella che si affaccia ad est, con quota neve in generale variabile tra i 400 e i 700 metri.

Più in basso non escludiamo fenomeni di graupel e neve tonda, anche e soprattutto a seconda dell'intensità delle precipitazioni. In questo contesto il Nord e il medio-alto Tirreno godranno di un tempo decisamente più secco, estremamente ventilato e caratterizzato da temperature notevolmente più fredde rispetto alle attuali, nonostante il sole.

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 Rinaldo Cilli2 mpi intro

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