Analisi Tropo-Stratosferica
A piccoli passi verso L'INVERNO; si parte dal CROLLO dell'indice AO, poi sarà SSW?
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- Pubblicato 20 Dicembre 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Le manovre in stratosfera, a piccoli passi, stanno mostando scenari via via sempre più interessanti. Non siamo però alla svolta tanto annunciata nelle precedenti analisi, quella relativa ad un probabile, intenso riscaldamento stratosferico, ma qualcosa di buono nonostante tutto inizia ad intravedersi.
Partiamo dalla situazione dell'indice AO; veniamo da una fase caratterizzata da un vortice polare piuttosto compatto, sia in sede stratosferica sia in quella troposferica. La fase positiva dell'AO persisterà per almeno altri cinque-sette giorni, prima di un forte e brusco calo previsto per il medio-lungo termine. Questo brusco cambiamento sarà in primis causato dalla persistente azione di alcune profonde depressioni in area nord-americana, con marcate ondulazioni anticicloniche tra il Golfo dell'Alaska e il Nord Atlantico.
Pertanto, dall'attuale situazione statica di mitezza quasi autunnale, si passerà ad un periodo via via sempre più freddo, con condizioni invernali maggiormente accentuate tra la fine di Dicembre e l'esordio di Gennaio. Questo mutamento dell'indice AO potrebbe inoltre favorire intense ondate di gelo sugli Stati Uniti centro-orientali e in alcune aree dell'Europa.
Successivamente la situazione tornerà a farsi ingarbugliata; la proiezione dell'indice AO diverrà nuovamente più incerta, da questo punto di vista i modelli non riescono ad inquadrare uno scenario prevalente su un altro. Negli ultimi giorni l'onda troposferica si è mantenuta estremamente debole e ha permesso, come più volte ribadito, al VPS (vortice polare stratosferico) di ricompattarsi.
Questo a causa di una corrente a getto che per un determinato periodo di tempo si è mantenuta assai sfavorevole in tutto l'Emisfero Settentrionale, con un "solco" persistente nella parte nord-occidentale dell'Eurasia. Al momento tutte le variabilità dell'indice AO fino alla metà di Gennaio verranno pressoché esclusivamente orientate attraverso processi troposferici, in quanto molto probabilmente il forcing delle onde verticali in stratosfera si manterrà debole almeno fino agli esordi del nuovo anno. Tutto rimandato quindi, le possibilità di un forte SSW resistono ancora, ma probabilmente si andrà ben oltre i tempi descritti nelle nostre recenti analisi.
AO e NAO su valori positivi, quali risvolti?
L'Arctic Oscillation si trova al momento su valori prettamente positivi e tale vi rimarrà anche durante la prossima settimana. Tuttavia qualcosa inizierà a muoversi già attorno alla Vigilia di Natale e questo grossomodo per due motivi ben distinti: il primo la formazione di un potente ciclone extra-tropicale sulla parte orientale del Nord America, che consentirà all'aria fredda di scendere dapprima verso il Canada, poi via via anche in direzione delle zone pianeggianti del Midwest, la seconda un significativo indebolimento della Depressione d'Islanda, con successivo passaggio della NAO verso valori leggermente negativi.
Prima di questa fase, tuttavia, il clima continuerà a mantenersi insolitamente mite su gran parte dell'America settentrionale e dell'Europa, con condizioni un pò più fredde del normale solo sulla Scandinavia. Il gelo intenso persisterà invece su gran parte dell'Asia orientale.
Evoluzione fino a due settimane:
L'indice AO passerà da positivo a negativo subito dopo Natale e persisterà su questo andamento almeno sino agli esordi di Gennaio. Il VPS, dal canto suo, continuerà a mantenersi estremamente compatto anche nei prossimi 15 giorni, con il "cuore freddo" che si posizionerà tra il Canada settentrionale e la Groenlandia. Questo contribuirà il ritorno di frequenti irruzioni d'aria fredda in direzione degli USA centro-orientali. Con la successiva formazione di un'area anticiclonica sulla Groenlandia e il rafforzamento di una "cresta" anticiclonica sul Golfo dell'Alaska riteniamo plausibile che l'AO possa mantenersi su valori negativi almeno per tutti i prossimi 10-15 giorni, seppur con intensità al momento ancora decisamente incerta.
Una circolazione stratosferica vicina alla media, o leggermente più intensa è coerente con l'assenza di significative propagazioni delle onde verticali, anche se lo stato del VPS per le prossime due settimane rimane ancora indefinito. Riteniamo quindi assai probabile che la mancanza di forcing troposferici verso la stratosfera altro non farà che mantenere il VPS generalmente stabile, poco disturbato esclusivamente da quel warming in atto in sede siberiana (ma che nei prossimi 10-15 giorni tenderà lentamente a riassorbirsi, pur se non in maniera definitiva).
Quanto meno però le temperature, nei giorni dopo il Natale, tenderanno ad abbassarsi e questa è sicuramente una notizia quanto meno più positiva rispetto al periodo che stiamo vivendo attualmente. Anzi, alcune zone dell'Europa potranno addirittura vivere una fase leggermente più fredda del normale, cosa che invece sarà uno standard per quel che concerne l'Asia centro-orientale.
Evoluzione prossime 3-4 settimana. Verso un ricompattamento del VPS.
La depressione che nei prossimi giorni caratterizzerà il tempo sull'America centro-settentrionale sarà di fondamentale importanza per "scombussolare" la trottola polare. Tuttavia non sarà una situazione destinata a perdurare nel tempo e lentamente la struttura tenderà a riassorbirsi. Ciò favorirà un nuovo aumento dell'indice AO verso valori neutri o leggermente positivi, con la stessa sorte che dovrebbe toccare anche alla NAO.
Ciò permetterà all'aria fredda di ritirarsi nuovamente verso nord e concentrare le gelide masse d'aria polari a latitudini ben più settentrionali. Questo favorirà un nuovo ricompattamento del VP/VPS, ma allo stesso tempo esalterà una maggior incisività delle onde verticali troposferiche a penetrare verso la stratosfera. Questo potrebbe comportare al tanto atteso riscaldamento stratosferico attorno alla metà di Gennaio, anche se bisognerà valutare la reale entità della forza propagativa delle onde verticali dalla troposfera alla stratosfera. Da qui, effettivamente, dipenderà in larga parte il futuro dell'inverno 2014-2015.
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