Analisi Meteorologica

Verso un lungo periodo di lacuna barica fresca. L'inverno fa una sosta prima di decidere dove andare

Dopo che quest'ultima fase di maltempo, il quale sta concentrando le sue precipitazioni sul Sud e sulle Isole Maggiori,avrà abbandonato la Penisola, il nostro Paese sembra destinato ad un lungo quanto noioso periodo di "lacuna barica".

- Si parla di "lacuna barica" quando non sono presenti su un determinato territorio figure atmosferiche completamente strutturate sia in quota che al suolo, tali da poter influire decisamente sulle condizioni meteorologiche locali o in senso ciclonico o in senso anticiclonico. -

Siamo in presenza quindi di una "figura meteorologica ibrida", che sostanzialmente ha geopotenziali debolmente negativi in quota, per cui si sarebbe in presenza di una depressione, i quali però spesso non corrispondono a valori di bassa pressione anche al suolo.

Quindi bassa pressione in quota, ma spesso valori di pressione al lievllo del mare neutri o leggermente altopressori.

In letteratura, riferendoci al comparto europeo, la più famosa di queste figure è rappresentata dalla temibile "lacuna barica iberico-marocchina", corresponsabile delle insopportabili ondate di calore estivo che tanto affliggono il nostro Paese. Potete documentarvi su di essa leggendo quanto riportato da Wikipedia su questo argomento, cliccando qui.

Tornando alla nostra situazione attuale, a differenza della "lacuna barica iberico-marocchina" che si forma in primavera-estate a largo delle coste iberico-marocchine, avremo a che fare con una lacuna barica che avrà la sua sede semi-permanente leggermente ad est dell'Italia.

La parte orientale della curvatura ciclonica in quota, in virtù del suo moto antiorario, convoglierà quindi sul nostro Paese masse d'aria fredda in Media Troposfera ( 500 hPa - per convenzione circa 5500 metri ), pescate sull'Europa continentale orientale.

Ne risentirà anche la Bassa Troposfera ( 850 hPa - per convenzione circa 1500 metri ) in virtù dello sprofondamento verso il basso delle masse d'aria fredda in Media Troposfera, dove potremo trovare quasi stabilmente valori termici negativi o comunque prossimi allo zero.

Diverso il discorso del suolo, dove alle gelate mattutine, dovute al fenomeno notturno dell'irradiazione termica verso l'alto, si alterneranno condizioni diurne improntate a un veloce riscaldamento del terreno per via di una semi-permanente situazione altopressoria, che causando stabilità dell'aria e quindi assenza di circolazione, permetterà la stagnazione al suolo di termiche molto miti, dovute al prolungamento delle ore di insolazione terrestre conseguente al progredire della stagione verso giornate sempre più lunghe.

Il contrasto tra termiche relativamente calde al suolo e termiche fredde in quota potrà così favorire locali fenomeni temporaleschi, favoriti da condizioni termico-bariche favorevoli ai fenomeni convettivi.

Si tratterà quindi di fenomeni a scala locale come sono quelli temporaleschi e non di vere e proprie perturbazioni organizzate, stanti le condizioni inibenti al riguardo, che ho descritto in apertura di articolo riferendomi al fenomeno atmosferico della lacuna barica.

Fino a quando è previsto protrarsi tale stato di cose in base alle attuali emissioni modellistiche?

A guardare i run degli ultimi giorni emessi dai maggiori Global Models mondiali, la situazione meteorologica potrebbe rimanere improntata a tali scenari, salvo minime e temporanee variazioni, sino alla fine del medio termine.

Per ciò che attiene il lungo termine sarebbe veramente azzardato pronunciarsi sin da ora.

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