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Analisi Meteorologica

Di nuovo più FREDDO tra mercoledì e giovedì sull'Italia, ROVESCI sulle adriatiche. Poi L'ATLANTICO tornerà a dominare lo scenario. Cosa attenderci poi? Le CONSIDERAZIONI

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torna la pioggia atlantica neve NOSul bacino centrale del Mar Mediterraneo sta transitando la perturbazione numero quattro del mese di Dicembre, che porta piogge e rovesci diffusi tra l'estremo meridione e il settore occidentale peninsulare. Persiste la fase di bel tempo al Nord, con un guasto meteorologico atteso solo per la seconda metà della settimana.

Intanto tutta l'Europa tra il gelo e la neve:

E' una situazione difficile quella che si sta vivendo su gran parte dell'Europa. L'irruzione d'aria polare sta facendo ancora sentire i suoi effetti e la neve, dopo esser caduta ininterrottamente per giorni, prosegue a creare disagi in moltissime città.

Nevica senza sosta in Russia, Scandinavia, Germania, Polonia e Repubblica Ceca, con traffico in tilt e temperature che fanno registrare valori estremamente rigidi, polari.

Gli effetti sull'Italia:

Tra venerdì e domenica poi l'aria fredda si è estesa anche al bacino centro-orientale del Mar Mediterraneo. Bufere di neve hanno paralizzato il centro-nord dei Balcani, molte delle principali città sono state sommese da accumuli ingenti di neve e le temperature hanno subito un vero e proprio tracollo.

Freddo che via via si è intensificato anche sul nostro Paese; venerdì la neve ha imbiancato le pianure del Nord, sabato è toccato alle coste romagnole, domenica a tutto il versante Adriatico e al Sud.

Aria fredda sostituita ora da correnti più umide e miti, ma sarà solo un breve stop:

Ora, come ribadito anche in apertura editoriale, sta transitando la perturbazione numero quattro del mese di Dicembre, di ben altra natura rispetto a quella giunta nel corso del week-end.

Tale sistema è spinto verso est da correnti d'aria ben più miti che relegano i bianchi fiocchi di neve a quote ben superiori ai 900-1000 metri. Solo pioggia, a tratti anche moderata, tra il medio-basso Tirreno e il Sud Italia.

Da domani tuttavia la situazione meteorologica tornerà rapidamente a migliorare ed il cielo, presto, si rasserenerà quasi ovunque, con il tempo che si manterrà incerto solo all'estremo Sud del comparto italico.

Nuova fase fredda tra mercoledì e giovedì:

Intanto, sull'Europa centro-settentrionale, altri nucleo d'aria gelida verranno richiamati verso sud da una nuova pulsazione tutta settentrionale dell'alta pressione azzorriana.

Uno di questi, a metà settimana, riuscirà a spingersi fin verso il nostro Paese richiamato da un vortice di bassa pressione in formazione sul medio-basso versante Adriatico peninsulare.

Mentre al Nord, Sardegna e versante tirrenico persisterà la fase di bel tempo, un nuovo peggioramento riguarderà il settore opposto, quello Adriatico, ove i venti orientali addenseranno nuvolosità via via sempre più compatta.

Rovesci e acquazzoni diffusi bagneranno così le Marche, l'Abruzzo, il Molise e la Puglia, con la quota neve che progressivamente, in calo, si attesterà intorno ai 200-300 metri di quota. Più freddo sul resto dell'Italia, con temperature di nuovo in calo e minime spesso inferiori allo zero, specie al Centro-Nord.

torna la pioggia atlantica neve NOPoi in gran stile torna l'Atlantico:

E' da qualche giorno ormai che andiamo analizzando tale evoluzione e attraverso analisi modellisitiche dettagliatamente effettuate confermiamo il ritorno delle perturbazioni atlantiche sull'Europa.

In Paesi come Francia, Spagna, Portogallo e Isole Britanniche torneranno abbondanti le precipitazioni, saranno accompagnate da aria più mite e terminerà neve NO 850 hpacosì la lunga fase fredda iniziata a fine Novembre.

Il freddo cesserà progressivamente anche sulla nostra Penisola, già da venerdì le correnti ruoteranno dai quadranti meridionali e le prime piogge, accompagnate da forti venti, bagneranno l'estremo Sud e le due Isole maggiori.

Termina la fase fredda, ma ecco giungere la neve al Nord:

Avrà così fine l'intensa fase fredda che ci sta accompagnando ormai da diversi giorni. Il clima tenderà ad addolcirsi e le temperature torneranno a portarsi in linea con quelle che sono le medie tipiche di questa stagione.

Attenzione tuttavia alla possibilità della neve al Nord, perchè si tratta di una situazione che i modelli continuano a confermare di emissione in emissione, seppur con qualche cambiamento.

Nella notte tra giovedì e venerdì una forte perturbazione atlantica dovrebbe attraversare il Nord Italia. Grazie alla resistenza di un cuscinetto gelido nei bassi strati la neve non farà poi così tanta fatica ad imbiancare le pianure di regioni come Piemonte, Lombardia ed Emilia centro-occidentale (la classica nevicata da addolcimento).

In alcune aree nevicherà anche in abbondanza e non escludiamo accumuli ingenti nelle aree maggiormente esposte. Tuttavia (ed è questa la novità) il richiamo mite meridionale dovrebbe esser più forte da scacciare il cuscinetto e da permettere così alla neve di trasformarsi in pioggia (almeno in pianura). Ma avremo comunque modo di tornarci.

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Vortice Polare e alta pressione russo-siberiana:

Abbiamo dunque compreso come la situazione da un punto di vista barico-configurativo stia nuovamente per mutare e dopo freddo e neve sarà di nuovo la volta della pioggia.

Questo per via della ripresa, netta e convinta, della circolazione depressionaria nord-atlantica che, rapidamente, andrà ad impadronirsi di tutto il comparto centrale, occidentale e meridionale dell'Europa.

Osservando tuttavia le carte modellistiche a nostra disposizione si evince, chiaramente, una costante spinta verso occidente dell'anticiclone russo-siberiano che, a detta dei principali centri di calcolo, dovrebbe avvicinarsi all'Europa orientale entro i prossimi quattro-cinque giorni.

Sarà una bellissima lotta, che vedrà contrapporsi ad ovest l'ampia struttura basso pressoria nord-atlantica in azione sui settori europei occidentali, dall'altra il vasto anticiclone russo in approfondimento graduale sui territori più orientali del vecchio Continente.

Dal canto suo intanto il Vortice Polare, in profonda crisi, tenterà di ricompattarsi e questo è testimoniato anche dal graduale aumento dell'indice AO. Di fatto tale manovra andrà a rinvivogere la circolazione nord-atlantica, con ulteriore approfondimento della zona depressiona in sede oceanica.

E' lecito dunque attendersi ora una fase climatica decisamente più in linea con quella che è la media tipica di questa stagione, in special modo sull'Europa centro-occidentale e sul Mediterraneo, con il gelo che persisterà solo all'estremo Est, tra Russia e Scandinavia.

Nessun cambiamento radicale al momento si intravedere da qui alle festività natalizie, riteniamo infatti probabile che per alcuni giorni (o settimane addirittura), l'alta pressione delle Azzorre non avrà la forza di ergersi a blocco e discapito di una rediviva circolazione zonale sempre pronta a dettar legge sull'Europa.

Il freddo, quello vero dunque, se ne starà per un pò confinato in altri lidi e solo saltuariamente (e per altro senza sortite eclatanti) riuscirà a spingersi verso sud, sfruttando le tante depressioni che si azioneranno sul comparto centro-occidentale e meridionale europeo.

In conclusione quindi ritengo assai plausibile un eventuale ritorno del grande freddo solo nel mese di Gennaio, con un prosieguo dicembrino tutto sommato dominato (almeno sul Mediterraneo occidentale) dal passaggio di perturbazioni atlantiche o nord-atlantiche cariche di pioggia (neve comunque sulle Alpi).

La situazione si appresta dunque a tornare alla normalità, il vero Inverno, ora, si concederà una pausa.

Rinaldo Cilli{jacomment on}

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