Analisi Meteorologica
Fase di maltempo ormai agli sgoccioli, è già pronta la nuova invasione di aria africana. Tutti i dettagli
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- Pubblicato 24 Luglio 2012
- Scritto da Rinaldo Cilli
La fase di maltempo è oramai entrata nel vivo. La goccia fredda (o cut-off) isolatasi sul Meditrerraneo centrale si sta lentamente spostando verso levante e nella giornata di oggi, come abbiamo già avuto modo di vedere, genererà marcata instabilità su gran parte dell'Italia centro-meridionale, con un occhio di riguardo in particolare alle regioni del versante Adriatico. Aree queste che riceveranno infatti l'accumulo precipitativo maggiore, ma i fenomeni, a tratti intensi, non mancheranno di colpire anche altre zone.
E infatti, osservando l'immagine satellitare di queste ore, possiamo notare la presenza di una vasta e a tratti compatta nuvolosià in gran parte delle regioni centrali italiche, con degli isolati acquazzoni che a macchia di leopardo stanno bagnando i settori interni di Abruzzo e Molise. Le ampie schiarite che ritroviamo invece al Sud non devono tratte in inganno; nel corso del pomeriggio, anche qui, assisteremo al rapido sviluppo di intense celle temporalesche. Siamo quindi in una fase di attesa.
Per ritrovare schiarite più ampie e certamente più durature bisogna concentrare la nostra attenzione alle regioni settentrionali, seppur alcuni addensamenti li ritroviamo sul Piemonte centro-occidentale. Schiarite che verranno meno a partire dalle ore pomeridiane, soprattutto ad iniziare dai settori di Nord-Est, raggiunti dalla nuvolosità collegata allo spostamento verso nord del vortice basso pressorio.
Instabilità che sul nostro Paese insisterà anche domani, seppur in forma decisamente più attenuata. La goccia fredda infatti tenderà ulteriormente a spostarsi verso nord-est e di conseguenza perderà forza, consistenza. Sarà ancora accompagnata da venti settentrionali talora moderati, che riusciranno ad esaltare la formazione di isolate celle temporalesche non solo sui monti del Centro-Sud, ma anche e soprattutto sull'area alpina, che domani vivrà una fase di maltempo talora anche intenso.
Altrove le schiarite si faranno via via sempre più ampie, nubi a parte nel pomeriggio la giornata risulterà presentarsi assai tranquilla e le temperature, vista la maggior presenza del sole, tenderanno progressivamente ad aumentare. Sarà comunque un clima gradevole in pieno giorno, i valori faranno fatica a toccare i +30°C e nelle ore serali l'utilizzo di abiti un pò più pesanti, al Centro-Nord, è decisamente consigliato. Perchè? Farà fresco, non c'è dubbio.
Cosa aspettarci successivamente: ebbene, chi ci segue giornalmente avrà senz'altro compreso che la seconda parte della settimana, a partire da giovedì, proporrà un nuovo e deciso cambiamento della struttura configurativa. Il cut-off, ormai, avrà pressochè totalmente perso consistenza, le ultime note instabili riguarderanno esclusivamente il settore alpino e la stabilità, al Centro-Sud, si andrà via via consolidando.
L'alta pressione nord-africana si andrà infatti affermando sul comparto centro-occidentale del Medirerraeno, esaltata dall'azione di un vortice depressionario tra le Isole Britanniche e l'Oceano Atlantico. Fiammata africana che risulterà decisamente intensa, corposa, in maniera particolare per quel che concerne le regioni centro-meridionali, ove il fine settimana risulterà presentarsi, oltre che soleggiato, anche assai caldo.
Le temperature infatti torneranno bruscamente ad aumentare, le massime toccheranno nuovamente i +36/+38°C in gran parte delle principali città centro-meridionali e l'afa diventerà l'assoluta protagonista. Solo il Nord, in parte, risentirà di una circolazione d'aria più umida e alla base di ciò vi saranno forti temporali, specie sui rilievi, con una crescente variabilità atmosferica anche nei settori pianeggianti.
Ma quanto durerà questa nuova fase estiva? Probabilmente non molto, anzi. Già all'inizio della successiva settimana, quindi gli ultimissimi giorni del mese, sembra possibile un nuovo e severo guasto del tempo, operato dalla spinta verso sud/sud-est di un'ampia saccatura nord-atlantica. Difficile al momento sbilanciarsi, ma sembra proprio che il caldo africano, stavolta, possa durare solo due, al massimo tre giorni.
(Prima il fresco, poi di nuovo il caldo. Per le immagini ringraziamo www.centrometeo.com)
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