Analisi Meteorologica
Conto alla rovescia per l'imminente scontro tra fronte perturbato e Alpi? Cosa succederà?
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- Pubblicato 04 Gennaio 2012
- Scritto da Davide Grimaldi
Il risveglio per il Nord Italia è stato oggi leggermente offuscato dal passaggio di un veloce quanto esteso fronte.
Le coperture maggiori si sono avute sulle Alpi e sulle alte pianure in genere, altrove ancora presenza di nebbie da inversione termica notturna.
Come si può apprezzare dall'immagine satellitare allegata, sul Nord Ovest i cieli si sono ampiamente schiariti, mentre persiste una discreta nuvolosità sui settori più orientali.
Attenzione però ad una nuova saccatura perturbata che sta già puntando le Alpi e che nelle giornate di domani e dopo domani andrà proprio ad impattare contro le stesse.
Quali saranno dunque le conseguenze? Purtroppo come spesso avvenuto nel recentissimo passato con questo tipo di configurazione, i versanti alpini d'Oltralpe saranno quelli più fortunati, ovvero quelli che riceveranno
discrete quantità di precipitazioni nevose (che andranno ad inspessire il già cospicuo spessore della coltre nevosa al suolo).
Sui versanti nostrani al contrario, l'impatto del fronte perturbato sarà la causa del vento di caduta, meglio conosciuto dagli abitanti della pianura padana occidentale come FOEHN. Un vento secco e caldo che alcuni amano soprannominare "il vento mangia neve".
In pratica nei versanti italiani si potrà avere qualche nevicata solo sulle creste di confine e zone limitrofe, altrove sereno o poco nuvoloso e ventoso.
Questo fenomeno ha una precisa spiegazione scientifica, che provo di seguito a riassumere brevemente.
Quando una massa d'aria umida ed instabile impatta con una catena montuosa (in questo caso le Alpi sui versanti esteri), viene sollevata forzatamente. Questo sollevamento fa si che la massa stessa si raffreddi man mano che sale e raggiunga il punto di condensazione, ovvero lo stato in cui il vapore acqueo in essa contenuto solidifica formando goccioline e quindi le nuvole.
E' proprio così che buona parte dell'acqua presente nella massa d'aria si scarica sotto forma di pioggia o neve (a seconda della temperatura) sul versante dove è avvenuto l'impatto (quello svizzero e francese nel caso dei prossimi giorni). Questo fenomeno è detto STAU.
Al contrario invece, sul versante opposto la massa d'aria ormai fredda viene risucchiata verso il basso (essendosi formata una bassa pressione sulle zone adiacenti). Questa corsa verso il basso fa si che l'aria fredda precipiti e si riscaldi in quanto compressa e di conseguenza si attivano forti raffiche di vento, che risulta un vento caldo e secco.
Per concludere, su un versante nevica abbondantemente con basse temperature e sull'altro si hanno cieli tersi con forti raffiche di vento di caduta caldo (da qui il soprannome di vento "mangia neve").
Chi vive nelle pianure del Nord Ovest conosce bene questo fenomeno, che ha dalla sua l'importanza di pulire i cieli dallo smog e rendere l'atmosfera talmente pulita da godere panorami mozzafiato verso le Alpi anche dalle città di pianura come Milano.
In calce un grafico esplicativo di quanto su descritto.
Davide Grimaldi
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