Analisi Meteorologica
Un CUT-OFF Atlantico ostacolerà l'anticiclone africano? ANALISI
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- Pubblicato 24 Giugno 2015
- Scritto da Rinaldo Cilli
Che l'Estate abbia deciso di fare sul serio è fuori discussione, ora non resta che capire, effettivamente, come avrà intenzione di comportarsi veramente. Sembra ormai scontata l'ondata di caldo di inizio Luglio, i modelli confermano giorno dopo giorno un'evoluzione già inquadrata prematuramente a metà Giugno. Ora non resta che sciogliere gli ultimi nodi, un'impresa che sembra stia divenendo cosa ardua.
Prima però di arrivare al punto facciamo un piccolo passo indietro e scopriamo quel che sta accadendo attualmente sull'Europa; la perturbazione scandinava che ieri ha attraversato le medie latitudini europee si sta allontanando verso nord-est, mentre ciò che resta della sua "coda" causerà dei residui temporali, nelle prossime ore, su Centro Sud Italia e Balcani. Temporali che saranno poi seguiti da aria via via più fresca nord-atlantica, con le temperature che si abbasseranno soprattutto nella notte e nelle primissime ore di giovedì (25 giugno).
Nel corso del week end l'anticiclone delle Azzorre tenderà a rafforzarsi sul Mediterraneo centro-occidentale, ragion per cui il bel tempo subirà un ulteriore affermazione su gran parte dell'Italia. Anche le temperature aumenteranno e in molte città non sarà difficile imbattersi in punte fino a +32/+33°C. Ma sarà un caldo comunque nel complesso sopportabile, senza l'opprimente fastidio dell'afa e al pomeriggio non mancheranno le classiche insidie temporalesche sui rilievi per blande infiltrazioni fresche in quota.
Andremo avanti così fino alla conclusione del mese di Giugno, poi gradualmente si materializzerà l'intensa fiammata calda nord-africana tanto paventata nelle nostre ultime analisi. Con l'unica variabile che oggi, i modelli, ci spiazzano ancora con una configurazione tutta nuova, che vedrebbe l'isolamento di una goccia fredda oceanica, sull'Europa centro-orientale, proprio tra fine giugno e i primissimi giorni di luglio. Goccia fredda che andrebbe così (almeno in un primo momento) a relegare la calura più intensa tra la Penisola Iberica, la Francia e le Isole Britanniche, lasciando l'Italia proprio nella linea di confluenza tra aria africana e correnti fresche da nord-est. Una situazione questa che, se confermata, potrebbe aprire scenari instabili anche piuttosto accentuati.
Come vedete, cari amici lettori, il lungo termine ci insegna sempre che le carte da giocare non finiscono mai e che bisogna sempre rimanere sul pezzo per non restare spiazzati da qualunque colpo di scena. E' vero che probabilmente il nuovo mese esordirà con il caldo africano, ma è anche vero che bisognerà capire con quale modalità (se direttamente, come propone il modello europeo o indirettamente, come invece ci suggerisce oggi l'americano GFS). Nei prossimi giorni, quando gli elementi diverranno via via sempre più chiari, vi daremo un quadro sicuramente più chiaro e completo riguardo a questa evoluzione.
Rinaldo Cilli
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