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Analisi Meteorologica

Outlook Maggio 2015: nel lungo termine stop alle anomalie, torna la norma

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Nel lungo termine ritorno alla norma del Vortice Polare e delle condizioni climatiche.

Outlook 070515 anombar500Sono ancora molte le incongruenze configurative e termico-bariche che stanno interessando il Vortice Polare Troposferico e che sono alla base delle insolite condizioni climatiche di surplus termico che hanno interessando il Mediterraneo Centrale e in special modo la nostra Penisola.

Prosegue infatti la fase di anomalia termica positiva delle zone continentali artiche sia euroasiatiche che americane, determinatasi a fronte del forte final warming stagionale che ha interessato la Stratosfera. Vedi l'immagine sottostante relativa alle anomalie termiche a 850 hPa.

Outlook 070515 anomterm850

In Troposfera ciò ha portato all'insorgenza di zone di anomalia geopotenziale positiva sia sul lato euroasiatico che americano delle alte latitudini, che hanno schiacciato e allungato il Vortice Polare Troposferico, costringendolo in uno stretto solco depressionario sulle acque marine artiche e dell'Atlantico Settentrionale. Vedi l'immagine sottostante relativa all'anomalia barca a 500 hPa.

Outlook 070515 anombar500

 

Ma per meglio comprendere la genesi del recente periodo di eccezionale surplus termico sulla nostra Penisola e vedere i possibili sviluppi climatici futuri, diamo un'occhiata alla bassa Stratosfera (100 hpa), tenendo conto che benchè col procedere della stagione calda perda sempre più valenza il fattore di accoppiamento configurativo (coupling) tra Stratosfera e Troposfera, siamo in un periodo in cui il valore predittivo delle proiezioni stratosferiche è ancora sufficientemente attendibile.

Proprio da questo tipo di analisi emergono le due maggiori anomalie che hanno condizionato pesantemente le condizioni climatiche del nostro Paese, così come nel lungo termine la prospettiva di un ritorno alla norma termica e precipitativa stagionale.

Nell'immagine a seguire, vediamo come attualmente il campo di massa, ovvero l'insieme del corpo barico del Vortice Polare, mostri due evidenti anomalie di posizionamento dei principali lobi che lo caratterizzano nella norma e cioè quello sul comparto euroasiatico e quello sul comparto americano. Entrambi sono posizionati in modo evidente in maniera decentrata rispetto all'usuale.

Il lobo euroasiatico, che coincide in questo caso anche col centro di massa del Vortice Polare, ovvero la zona caratterizzata da maggiore vorticità, geopotenziali più bassi, maggiore stazionarietà in zona e fenomeni più intensi, sia presente invece che come da norma sulla Siberia centro-orientale su quella di estremo oriente.

Tale posizione decentrata rispetto alla norma, causa uno sbilanciamento complessivo dell'intero asse del Vortice Polare, determinando un analogo posizionamento anomalo del lobo opposto a quello principale, ovvero di quello secondario in cui non risiede il centro di massa, caratterizzato da geopotenziali minori, minore vorticità, fenomeni meno intensi e proprio a causa della sua minore profondità depressionaria soggetto a maggiore oscillazione est-ovest, in virtù della quale in zona si alternano fasi più fredde ed instabili a fasi più miti e stabili.

Emerge chiaramente dalla grafica come il lobo contraposto a quello euroasiatico e che in questo caso ospita il centro di massa del Vortice Polare, invece di essere presente come da norma sulla parte centro-orientale delle latitudini settentrionali del continente nordamericano, sia posizionato notevolmente più ad est in pieno Oceano Atlantico, a causare in questo modo una completa inibizione dell'onda planetaria atlantica, innescando come conseguenza sul bordo orientale della saccatura ciclonica, la risalita di correnti calde subtropicali dall'interno del continente africano in sede Mediterranea, cosa che abbiamo avuto modo di sperimentare nei giorni scorsi, con picchi di temperature sul Centro e in particolar modo sul Sud Italia e sulle Isole, tipiche del mese di luglio.

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 Stante questa situazione ci ritroveremo a seconda dell'oscillazione più o meno occidentale o orientale del lobo secondario del Vortice Polare, a vivere condizioni meteorologiche alterne in cui sarà maggiore l'invadenza delle calde correnti subtropicali africane (oscillazione della saccatura verso est), alternate a condizioni meteorologiche in cui sarà maggiore la presenza di correnti più fresche da est, che riporteranno le temperature vicine alla norma stagionale e precipitazioni sul versante orientale e il comparto meridionale della Penisola.

Nel primo caso (oscillazione verso est del lobo secondario del Vortice Polare), l'espansione verso nord dell'Anticiclone delle Azzorre sarà totalmente inibita a favore della risalita sul versante orientale della saccatura ciclonica di correnti calde dal cuore dell'Africa, che porteranno a nuovi aumenti fuori dalla norma stagionale delle temperature sul nostro Paese.

Nel secondo caso (oscillazione verso ovest del lobo secondario del Vortice Polare), l'espansione verso nord dell'Anticiclone delle Azzorre sarà parzialmente possibile sul comparto orientale dell'Atlantico Settentrionale.

L'alta pressione avrà comunque un campo limitato per espandersi verso nord, essendo quindi costretta a disegnare una traiettoria molto inclinata, cosa questa che determinerà sul bordo orientale della figura la discesa di aria più fresca con moto retrogrado di provenienza nord europea. In questi frangenti le temperature si riporteranno vicino alla norma stagionale, mentre lungo la linea di confluenza tra i due contrapposti tipi di masse d'aria, a causa del forte gradiente termico sarà favorito lo sviluppo di fenomeni temporaleschi. Stante la traiettoria di provenienza delle correnti più fresche, le regioni maggiormente esposte a tali episodi di instabilità saranno quelle del versante adriatico, le meridionali e quelle insulari.

Per quanto ci riguarda direttamente, l'unico modo di uscire da questa situazione di altalenante anticipo anomalo di estate, è il rientro nelle posizioni di pertinenza geografica da parte dei due lobi principali del Vortice Polare, o almeno di quello che normalmente staziona sul versante nordamericano e che più direttamente condiziona le sorti del tempo sul comparto europeo, accelerando o decelerando di volta in volta la corrente a getto, favorendo così di conseguenza l'innalzamento o meno del promontorio settentrionale dell'Anticiclone delle Azzorre.

A venirci incontro in tal senso, come vediamo nell'illustrazione sottostante, è la proiezione a lungo termine alla 100 hPa in Stratosfera, che evidenzia come nonostante permanga un'anomala posizione molto orientale del lobo euroasiatico del Vortice Polare, un'imponente salita verso nord dell'onda planetaria del Pacifico, impattando sul bordo occidentale del campo di massa del Vortice Polare, determini un rallentamento della corrente a getto e di conseguenza una torsione verso sud-ovest del solco depressionario del Vortice Polare, con relativo posizionamento del lobo americano tra Groenlandia e Canada Orientale.

Possiamo notare anche come il centro di massa del Vortice Polare stesso risulterà essere traslato dal lato euroasiatico a quello americano. La stazionarietà in zona del centro di massa, accompagnata da forte vorticità e profondi geopotenziali, ne favorirà un graduale approfondimento, accompagnato da una lenta espansione verso sud della saccatura ciclonica, la quale pescando nelle acque del versante occidentale atlantico, attiverà come risposta sul suo bordo orientale la progressiva risalita verso nord da parte dell'onda planetaria atlantica (Anticiclone delle Azzorre).

Sul bordo orientale della figura altopressoria scorreranno correnti fresche di origine atlantica, che potranno riportare la circolazione su caratteristiche più prettamente zonali, con buon apporto di umidità in quota e possibile isolamento di strutture cicloniche sul Mediterraneo occidentale e centrale.

Caratteristiche queste ultime, che potranno riportare la primavera inoltrata e il mese di maggio su parametri più prossimi alla norma, sia dal punto di vista termico che da quello precipitativo, invertendo il trend sinora anomalo di un maggio troppo caldo ed estremamente siccitoso.

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Appuntamento alla prossima settimana per un aggiornamento dell'outlook del mese di maggio 2015.

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Luciano Serangeli

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