Analisi Meteorologica
ANALISI: dopo l'africano tornano i TEMPORALI. Primi freddi INVERNALI sull'Est Europa
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- Pubblicato 16 Settembre 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
La situazione sinottica attuale vede una vasta circolazione depressionaria spadroneggiare senza particolari ostacoli sull'Europa più occidentale, portando marcata instabilità soprattutto sulla Penisola Iberica, ove roteano sistemi temporaleschi localmente anche di forte intensità.
Più ad est, sul Mediterraneo orientale tra Italia e Balcani, è ancora presente una goccia d'aria fredda in quota che sta faticando notevolmente ad allontanarsi verso levante, bloccata nella sua posizione dalla presenza, ancor più ad est, di un vasto campo di alta pressione dinamica.
Il blocco forzato della circolazione instabile sta penalizzando in maniera marcata soprattutto la Penisola balcanica, ove non smette di piovere da ormai una settimana. E la situazione continua ad aggravarsi di giorno in giorno, moltissime aree, tra cui anche l'Ungheria, sono letteralmente sommerse dall'acqua e il rischio che il maltempo persista anche nei prossimi giorni è tutt'ora ancora elevato.
Poi, nel mezzo, c'è l'Italia. Attenzione, non occupando un ruolo di secondo piano, ma segnando il confine evidente tra la variabilità e l'instabilità. Perchè la depressione presente in Atlantico, pur se lontana, sta influenzando l'andamento meteo-climatico su gran parte nostro Paese, inviando sistemi d'aria umida che esaltano la formazione di diffusi temporali, specie nelle zone di montagna.
Ebbene, nel corso dei prossimi cinque-sette giorni l'intero schema barico tenderà pian piano a mutare; la goccia fredda sui Balcani riuscirà finalmente ad allontanarsi verso levante, andando per qualche giorno ad influenzare il tempo sui Paesi del Mediterraneo orientale. Più ad ovest la goccia fredda nord-atlantica continuerà a spingere sempre più a sud, tanto da lambire entro venerdì 19, le coste più occidentali dell'Africa. Di conseguenza, sull'Europa centro-meridionale, si estenderà perentorio un campo di alta pressione sub-tropicale, che oltre a riportare condizioni di bel tempo, causerà anche una decisa impennata delle temperature.
La parte più attiva della calura africana resterà confinata a sud, interessando principalmente le nostre regioni centro-meridionai, la Sardegna e la Sicilia (soprattutto), ove le temperature aumenteranno e diffusamente supereranno, nei valori massimi, i +35/+37°C. Sarà un caldo afoso, perchè accompagnato da elevati tassi di umidità, pertanto bisognerà prestare attenzione ai disagi dovuti alle elevate temperature percepite.
Scenari futuri e possibili sviluppi
Quando durerà? Non meno di una settimana. Stando a quanto proposto dai modelli matematici, la calura dovrebbe progressivamente mollare la presa a partire dal 22-23 di Settembre, quando correnti d'aria un pò più fresca riusciranno ad estendersi a gran parte dell'Europa meridionale.
Lo schema sinottico per questo periodo è ben rappresentato dalla mappa in allegato; in pieno Atlantico ritroviamo l'anticiclone delle Azzorre, troppo lontano dall'Europa per influenzarne l'andamento meteo-climatico. Alta pressione nord-africana che si ritirerà verso sud/sud-est per l'affermazione di una vasta lacuna barica instabile sull'Europa centrale, Italia compresa. Ponte anticiclonico tra l'Atlantico e la Scandinavia, con conseguente discesa di un nucleo d'aria fredda o molto fredda che investirà i Paesi dell'Europa orientale, portando i primi freddi invernali. Perturbazioni atlantiche confinate molto a nord, ove si presenterà attiva una profonda circolazione depressionaria.
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