Monitoraggio & Analisi modelli
Dopo metà mese brusca RINFRESCATA e fine del caldo africano? Ipotesi ed evoluzione
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- Categoria: Monitoraggio & Analisi modelli
- Pubblicato 06 Giugno 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Stiamo già iniziando ad avvertire un pò di caldo collegato alla risalita dell'anticiclone nord-africano verso l'Europa centro-meridionale. Molte città stanno già superando, in queste ore, i +27/+28°C e nel corso della giornata odierna, quando il sole sarà ben alto, verrà varcata agevolmente la soglia dei +30°C, specie sul versante tirrenico, in Sardegna e sulle pianure emiliane centro-orientali.
Siamo tuttavia solo all'inizio di questa intensa e duratura ondata di calore che non risparmierà nessun Paese dell'Europa centrale, sud-occidentale e meridionale, anche se il grosso del caldo interesserà soprattutto la Spagna, il Portogallo, la Francia e la Germania, ove la colonnina di mercurio per più giorni, supererà i +34/+35°C (sull'Iberia si toccheranno picchi fino a +40°C).
Trattandosi di una massa d'aria proveniente dal Sahara, essa risulterà inizialmente secca, ma tenderà ad inumidirsi non appena transiterà sulle acque del Mediterraneo. Ecco perchè, non tanto nel week-end quanto all'inizio della prossima settimana, insieme al caldo ci attendiamo anche un aumento vistoso dei tassi d'umidità, quindi anche dell'afa, con le temperature percepite che diverranno altissime e il clima che via via si farà sempre più fastidioso, quasi opprimente.
Verrebbe quindi da dire: "ormai ci siamo" ed in effetti è proprio così. La fiammata africana, giorno in più giorno meno, persisterà per almeno 10 giorni, con l'apice del caldo che si registrerà, come detto, tra domenica e martedì della successiva settimana. Molte città supereranno i +30/+32°C e non mancheranno picchi diffusi fino a +34/+35°C. Come ad ogni fiammata africana che si rispetti, consigliamo di prendere tutte le precauzioni del caso.
Ma quando ne usciremo? Sicuramente non a breve, ma i modelli iniziano già ad ipotizzare scenari di "frescura" subito dopo la metà del mese. Nella cartina allegata a questo articolo (fonte meteogiornale.it) possiamo osservare una lunga "lingua" fresca che si estende dalla Scandinavia fin giù a quasi tutta l'Europa, a conferma di una possibile rottura dal caldo africano in concomitanza tra il 18 e il 20 di Giugno.
La mappa, in particolare, ci mostra la differenza termica alla quota isobarica di 850 hPa (circa 1500 metri) tra il 19 di giugno e la giornata di oggi. Crolli termici anche di 10-12°C in moltissimi Paesi, con coinvolgimento anche dell'Italia centro-settentrionale che, oltre all'abbassamento delle temperature, osserverebbe anche il ritorno di una maggior instabilità, condita da forti temporali.
Insomma, questo è quanto. Sappiamo bene che quanto ribadito nelle righe precedenti è al momento solo un'ipotesi, che andrà vista e rivista nel corso dei prossimi giorni. Intanto partiamo con le certezze, e cioè che il caldo africano ci terrà compagnia per diversi giorni, probabilmente una decina, poi il seguito lo verificheremo strada facendo, con l'ipotesi fresco che al momento bisogna tenere nel cassetto come una soluzione più che plausibile.
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