News Uragani, Tifoni e Cicloni
Il ciclone XANDRA impatta sul Lazio mantenendo lo status SUB-TROPICALE
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- Pubblicato 03 Dicembre 2014
- Scritto da Daniele Ingemi
Il ciclone "Xandra" impatta sul Lazio mantenendo lo status sub-tropicale.
Lo spettacolare ciclone a mesoscala a “cuore caldo”, denominato “Xandra” dall’ufficio meteorologico dell’Università di Berlino, come previsto in mattinata ha impattato sulle coste del litorale romano, poco a nord della capitale, dando luogo a rovesci di pioggia e temporali, localmente intensi.
Come è stato ben evidenziato dalle immagini satellitari, il sistema depressionario, fin dall’allontanamento dalle coste sarde, presentava una struttura calda, con marcate caratteristiche sub-tropicali, ben comparate dalla presenza, nei bassi strati, di una circolazione dei venti marcatamente ciclonica, chiusa rispetto l’ambiente circostante.
La mancanza, in quota nell’alta troposfera, di valori piuttosto elevati della vorticità potenziale isoentropica, è stata la vera causa che ha impedito l’innesco e la degenerazione della struttura vorticosa in un vero e proprio “TLC” mediterraneo. In sostanza “Xandra”, durante la sua evoluzione verso la costa laziale, può essere inquadrata, concettualmente, secondo il vocabolario convenzionale delle scuole meteorologiche dinamiche, come una depressione a mesoscala aventi caratteristiche sub-tropicali, dotata di un elevato “gradiente barico orizzontale”, ma supportato in quota, nell’alta troposfera, da valori di vorticità positiva piuttosto “laschi”. Tanto da impedirne una “tropical transition” completa. Nonostante la presenza in quota di un ambiente non molto favorevole alla rotazione, la piccola depressione sub-tropicale era riempita di aria calda e molto umida, in costante invorticamento attorno il minimo centrale, nei medi e bassi strati.
Queste masse di aria calda e molto umida, fornite dalla superficie del medio Tirreno, hanno alimentato una profonda attività convettiva, relegata lungo il margine nord-occidentale e sud-orientale di “Xandra”, dove si sono sviluppati dei “Clusters temporaleschi” piuttosto attivi che producevano anche dei colpi di vento significativi in mare. Questa attività convettiva, non proprio organizzata, sui quadranti settentrionali e orientali del sistema, lo ha reso a tutti gli effetti un sistema “ibrido”, con le classiche caratteristiche sub-tropicali.
Fortunatamente la depressione, non degenerando totalmente in un sistema “barotropico” (come avviene nei “TLC” più tradizionali), non ha prodotto venti e mareggiate particolarmente forti da arrecare danni, a strutture ed abitazioni, durante la fase del “landfall” sulla costa. I venti più forti si sono localizzati in mare aperto, lungo il quadrante nord e nord-ovest, dove si sono riscontrate delle difficoltà alla navigazione marittima.
Ma, nonostante il “gradiente barico” significativo, i venti non hanno oltrepassato di molto la soglia d’attenzione, salvo temporanei colpi di venti legati proprio all’attività convettiva associata al bordo est di “Xandra”. Entro la serata i resti della piccola depressione sub-tropicale, spostandosi verso il viterbese e la Maremma toscana, cominceranno a colmarsi gradualmente.
Daniele Ingemi
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