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Spettacolare struttura del ciclone COLIN: quarto ciclone tropicale in 15 giorni

Nell'emisfero sud gennaio è forse il mese in cui la probabilità di sviluppo di cicloni tropicali è massima. Nelle ultime due settimane se ne sono formati ben quattro tra Oceano Indiano e Pacifico. In ordine cronologico, a partire dalla terza decade di dicembre, ricordiamo Christine al largo delle coste nord-occidentali dell'Australia, Bejisa nell'Indiano sud-occidentale con landfall sulle isole di Reunion, Ian tuttora attivo nel Pacifico sud-occidentale e infine Colin nell'Indiano centro-meridionale. Quest'ultimo si trova nella fase di maturità.

Ian, secondo il centro meteorologico delle Isole Figi si è trasformato in un vero e proprio mostro della natura, toccando, in un breve intervallo temporale, fondo scala nella classificazione di Saffir-Simpson e cioè CAT 5. Il ciclone Ian, come specificato più volte negli scorsi editoriali, ha colpito gran parte dell'arcipelago di Tonga tra ieri e venerdì provocando seri danni sulle isole settentrionali. Le ultime notizie parlano di una vittima nell'isola di Ha'apai e di numerosi feriti oltre a danni strutturali ad un elevato numero di abitazioni.

Arrivano invece dall'Oceano Indiano delle spettacolari immagini satellitari che mostrano l'elevata organizzazione del sistema nuvoloso del ciclone tropicale Colin. Si notano le spirali nuvolose (dette spiral bands) avvolgersi in senso orario attorno al centro di bassa pressione. L'occhio appare ben definito e circondato da nuvolosità ad elevatissimo potenziale precipitativo. Attorno al centro di bassa pressione si generano tipicamente cumulonembi a notevole sviluppo verticale, questi localmente arrivano a superare la tropopausa che nella fascia subtropicale oscilla tra i 15 e i 18 km di quota.
Colin ha raggiunto categoria 4 nella mattinata odierna, si muove verso sud-ovest ad una velocità di 15 km/h e secondo gli ultimi modelli previsionali dovrebbe rimanere allo stadio di uragano fino a mercoledì quando ancora sarà in grado di sprigionare venti superiori ai 130 km/h, dopodichè verrà probabilmente declassato a tempesta tropicale e lentamente si dissiperà entrando nel dominio delle correnti occidentali australi.
Ricordiamo infatti che valori di vertical wind shear alti e acque oceaniche con temperature inferiori ai 27°C sono fattori che influenzano negativamente la ciclogenesi tropicale. Fattori questi due spesso contemporaneamente presenti intorno ed oltre i 30° di latitudine (nord e sud).

Colin è nato, si sta rafforzando e si dissiperà in pieno oceano senza coinvolgere coste di continenti o arcipelaghi per cui non vi sono popolazioni minacciate da questo spettacolare prodotto dell'atmosfera.

Stefano Piasentin

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