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VIOLENTO temporale alle ore 10 su Roma Ovest, grandine fitta

Dettagli: Categoria principale: Temporali & Co; Categoria: News temporali; Pubblicato 30 Maggio 2013

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Pochi minuti fa si è abbattuto su Roma Ovest un intenso ma fortunatamente veloce temporale su ROMA OVEST.

Il cielo era pieno di cumuli a medio e alto sviluppo verticale già alle ore 8/9, e tutto lasciava presagire a un imminente sviluppo temporalesco almeno sulle zone Sud e Ovest della città: così infatti accade, poiché uno di questi si è sviluppato a tal punto da diventare una grossa cella convettiva.

La pioggia, accompagnata da frequenti colpi di vento, è arrivata per una manciata di minuti su Roma Ovest, il cielo era ricco di nubi ad alto sviluppo verticale ma ancora non si udivano tuoni e lampi. Dopo una breve pausa, nuovo rovescio, stavolta molto intenso e duraturo (quasi 25 minuti) con momenti in cui la grandine veniva accompagnata dalla pioggia: chicchi di dimensioni ridotte, inferiori al centimetro di diametro, ma così tanti e forti da creare una leggerissima patina bianca su strade, auto e vasi. Tuoni e lampi hanno reso lo scenario inquietante e al tempo stesso affascinante, poi attorno alle 10:50 ha smesso di piovere, e il mio pluviometro a Roma Boccea ha misurato l'equivalente di ben 20.8 mm di accumulo in poco più di mezz'ora, sfiorata per poco la soglia di nubifragio, ma è stato un fenomeno molto localizzato!

Nuovi rovesci si sono formati su Roma Sud e Roma Nord, poi i temporali si sono mossi verso NE, raggiungendo Tivoli, Guidonia e Montecelio, regalando anche qui qualche acquazzone e qualche fiocco di neve al di sopra dei 1700 metri di quota.

Questi temporali sono tipici del periodo tra fine aprile e inizio giugno: ricordo infatti i casi del 29 aprile 2011, del 5 giugno 2011 e il recente temporale grandinigeno del 12 marzo 2013. In queste occasioni si formarono temporali lungo linee di convergenza in prossimità della costa, poi trasportati lentamente verso l'entroterra, dove si sviluppano e poi gradualmente perdono potenza per via della lontananza dal mare, il vero serbatoio di energia e umidità, e in tutti questi casi si sono formati cumuli sulla costa, divenuti temporali su Roma e dissipati sul Monte Gennaro o il Terminillo.

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