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Come localizzare i fulmini e i temporali con delle semplici radio

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Un metodo ormai superato ma il più economico per rilevare i fenomeni temporaleschi e non solo...


radioEsistono i radar per monitorare nuvolosità, precipitazioni, temperature ecc.. ma sono apparecchiature molto costose e di proprietà solo di enti di alto livello nel settore. Un modesto meteoappassionato difficilmente può godere di tale tecnologia; anche se in forma più economica esiste comunque qualcosa di simile.

Non si tratta proprio degli abbastanza diffusi lightning detector ma di semplici radioline portatili dalle quali appunto si basa il funzionamento dei rilevatori di fulmini (lightning detector), ossia le onde elettromagnetiche.

Per iniziare a fare una prima esperienza di ascolto dei fulmini, prendiamo una radio portatile e sintonizziamola su AM (modulazione d'ampiezza), spettro d'onda che va dai 530khz ad i 1700khz, le classiche onde medie. Questo durante un temporale in corso. E' consigliato sintonizzare il ricevitore su una frequenza libera, possibilmente sotto i 530khz.

Nelle radio dove si possono ascoltare le onde lunghe è meglio ancora, in quanto tali frequenze sono più basse di quelle delle onde medie (dai 150khz ai 270khz) e le onde elettromagnetiche generate dai fulmini si sentono più chiare e più forti.

Quello che si udisce non è altro che il rumore generato dalla scarica elettrica nell'atmosfera e la sua intensità varia in base alla distanza dove è avvenuto il fulmine. Solitamente si tratta di creptii, strappi, o tic che man mano che si prova si può iniziare a capire anche di quale fulmine si è trattato (nube-terra o nube-nube) e la distanza il quale si è manifestato. Possono comunque udirsi segnali artificiali, dovuti a circuiti elettrici di vario genere che dalle volte possono trarre in inganno credendo che si fosse trattato di fulminazioni. Non è comunque difficile riconoscere gli uni e gli altri perchè sono diversi.

In frequenze come le suddette la propagazione è abbastanza vasta e va a coprire centinaia di kilometri di giorno e migliaia la notte per gli effetti in alta atmosfera generati dal sole durante il di'. Ciò significa che in onde medie, di giorno, si possono rilevare fulmini distanti fino a 100-150km; la notte fino ad anche 1000km. Quasi simile il comportamento delle onde lunghe; quest'ultime sono onde di terra durante il giorno.

Inoltre, per questo tipo di frequenze non è necessario allungare l'antenna telescopica, che serve invece per le onde corte (frequenze limite di ascolto fulmini, dalle quali inizia ad essere difficoltoso ascoltarli) e la FM. Dovrebbe infatti essere già presente, al suo interno, un'antenna in ferrite che opera appunto in questi spettri.

Come detto è un culto che è andato perdendosi ma più che valido ed economico per imparare a capire e riconoscere i fulmini osservando anche il cielo e le immagini dal satellite. Altrettanto buono per ascoltare i suoni generati dalla natura, molti di questi ultimi percepibili nelle onde lunghissime, le vere frequenze dei radioamatori.

 

 radio    fulmine

Giovanni Libro

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