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Il GUST FRONT sfiora Roma. Vento rafficoso e grandine a ciel sereno, poi i temporali

Il Gust Front ovvero la "raffica frontale" ( fronte a raffica ) di aria fredda in uscita dai temporali che si spande al suolo nelle aree limitrofe agli stessi e libere dalle precipitazioni, ha colpito coi suoi classici effetti la Capitale e molte zone del suo hinterland. A seguire arrivano i temporali.

In definitiva, la città e le zone a nord di Roma, sono venute a trovarsi sul confine di intensi fenomeni temporaleschi che hanno insistito con particolare veemenza a est e sud della Capitale.

Da queste zone si sono dipartiti forti venti di ricaduta freddi in uscita dai fenomeni temporaleschi, che precipitando al suolo si sono espansi con particolare forza e molto velocemente per parecchi km.

In questi casi, a causa del repentino abbassamento della temperatura e dell'improvviso innalzamento della pressione che ne consegue, si genera un forte gradiente barico (differenza di pressione) tra le due masse d'aria a contatto, quella calda preesistente e quella fredda in arrivo.

I suddetti notevoli salti di pressione ( gradiente barico ) tra masse d'aria ravvicinate, innescano una forte turbolenza aerea che dà luogo a forti venti rotanti in senso verticale, da non confondersi con quelli rotanti orizzontali tipici delle trombe d'aria, come si può evincere facilmente dall'allegata illustrazione tratta dall'Enciclopedia Britannica (http://www.britannica.com/EBchecked/media/161934/The-development-of-a-gust-front-from-a-thunderstorm ).

Capita in questi casi di pensare di assistere al verificarsi di una tromba d'aria o tornado, ma ciò non sussiste, come da spiegazione appena avvenuta.

Allo stesso tempo in zone ancora non interessate, o solo marginalmente interessate da copertura nuvolosa, si può assistere a rovesci grandinigeni inaspettati.

Ciò è dovuto al trasporto dei forti venti in quota, in grado di trascinare per Km i chicchi di grandine attraverso le zone adiacenti ai temporali e libere da nubi, per poi farli ricadere al suolo.

Quanto detto accade più difficilmente con la pioggia, poichè le zone libere da precipitazioni sono in questi casi anche interessate da particolare secchezza dell'aria e le gocce d'acqua trasportate dai venti in quota disperdono la loro carica di umidità in tale secchezza, dissolvendosi.

Oggi sulla città di Roma e nelle zone a Nord della stessa, abbiamo assistito ad entrambi i fenomeni. Sono stati infatti segnalati forti venti turbinanti che hanno causato danni di varia natura, dalla caduta di alberi ad oggetti divelti o trascinati.

In alcune zone invece si sono avute brevi grandinate, in condizioni di cielo poco nuvoloso e con la presenza di soleggiamento.

A seguire come era ipotizzabile che fosse, le forti raffiche del Gust Front, sollevando preesistenti masse d'aria calde e umide al suolo, hanno dato vita alla genesi di nuove celle temporalesche, che tutt'ora stanno insistendo sulla città e sulle zone colpite nel pomeriggio dai poderosi colpi di vento.

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