Didattica temporali
Warm e Cold Conveyor Belt
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- Categoria: Didattica temporali
- Pubblicato 08 Maggio 2011
- Scritto da Roberto Viccione
La Warm Conveyor Belt è un flusso di aria caldo-umida subtropicale che scorre a bassi livelli troposferici davanti e parallelamente ad un fronte freddo avanzante dai quadranti occidentali nel settore caldo del sistema frontale ed in una depressione ben sviluppata. Si innesca con molta facilità quando la struttura ciclonica generatrice presenta elevato grado di baroclinicità tra i minimi nei bassi strati e in media troposfera.
La Warm Conveyor Belt si identifica come una corrente in bassa troposfera (tra 850 e 700 hPa tendente a risalire a mano a mano che si allontana dal luogo di origine) che trasporta parallelamente al fronte freddo e davanti ad esso notevole quantità di moto, calore latente e calore sensibile, in modo da predisporre una significativa autoalimentazione delle celle convettive in eventuale sviluppo.
La Warm Conveyor Belt talvolta si può osservare nella fase iniziale come una fila di cumuli, stratocumuli o fractocumuli piuttosto bassi con componente di moto generalmente meridionale o comunque parallela al fronte freddo avanzante. Nel caso in cui sorvoli anche superfici d’acqua diviene particolarmente ricca di vapore acqueo acquisendo un dew point particolarmente elevato.
La WCB la si può immaginare come un flusso o, se preferite, un “fiume” d’aria di larghezza di circa 100 Km e di limitato spessore ma con velocità molto elevata (intorno ai 15-20 m/s): molti temporali prefrontali si formano proprio in corrispondenza di questo “fiume” d’aria (che non sempre funge da “innesco”) seguendone il moto e conferendo alle celle temporalesche asse obliquo, caratteristica determinante per lo sviluppo di forti temporali e grandinate.
L’evoluzione del “Nastro Trasportatore di Calore” (ebbene si, lo si può dire anche in italiano, volendo) nella sua fase culminante porta tale corrente, se il sistema depressionario è in progressione, ad espandersi orizzontalmente piegando in genere verso Nord Ovest, seguendo le linee di flusso in bassa troposfera dirette dal minimo ciclonico, fino ad incontrare il fronte freddo e sovrapponendosi ad esso risalendone la superficie; In tal caso, i fenomeni convettivi ne risultano amplificati conferendo allo stato dei fatti massimo gradiente termico ed igrometico verticale.
Inoltre le WCB costrette ad impattare dorsali e massicci montuosi danno origine, sopravento agli stessi, ad intensi sistemi temporaleschi con una stazionarietà abbastanza marcata: molte delle intense alluvioni verificatesi in Liguria, ad esempio, sono state facilitate dalla risalita orografica sulle prealpi Marittime di WCB prefrontali in arrivo dal Tirreno.
Com’è facile intuire esiste anche la Cold Conveyor Belt (“nastro trasporatore di aria fredda”). Essa, generalmente, favorisce molto meno l’innesco di intensi moti convettivi sul territorio italiano, impedendo di fatto l’originarsi di temporali in virtù della sua scarsa capacità di convogliare masse d’aria particolarmente calde ed umide: ingredienti essenziali all’origine e sviluppo di strutture temporalesche importanti.
Roberto Viccione.
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