Terremoti in Italia

9 giugno, monitoraggio sismico. Friuli/Veneto, tanta paura. Insistono scosse sul Pollino

Sotto il profilo sismico quella di oggi è stata una giornata nuovamente movimentata per la nostra Penisola. Alle 4:04 infatti una forte scossa di terremoto è stata registrata al confine tra Veneto e Friuli. Il movimento tellurico è durato ben 7 secondi in base a quanto riferiscono le testimonianze dal posto. La peculiarità del caso si ritrova nella totale assenza di repliche udibili dalla popolazione, se non un paio di strumentali avvenute intorno alle ore 19 (Ml 1.8 – 1.9 ). La zona è reputata ad alto rischio sismico dall’Ingv.

Per quanto riguarda invece la sequenza Emiliana, una scossa di M3.4 è stata registrata nei pressi di Mirandola, area in cui gli epicentri hanno ricominciato a concentrarsi dopo la tragica sera del 29 maggio. Circa 40 gli eventi totali registrati in Emilia. Mentre sulla costa Romagnola in nottata, a seguito del sisma in Friuli, alcune avvertibili sono avvenute nei dintorni di Ravenna.

Sul resto dell’Italia poco da segnalare, anche se tuttavia prosegue in modo abbastanza lineare lo sciame sismico sul Pollino: anche oggi si contano quasi 20 tremori, tra cui alcuni anche avvertibili dalla popolazione. Lo stesso, seppur in maniera meno chiara, avviene sulla fascia appenninica che comprende l’area di confine tra l’Umbria e le Marche.

Qualche scossa di terremoto anche in Sicilia settentrionale e meridionale, anche se dovrebbero essere eventi di routine.

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