Editoriali Sismologia

Terremoto Ravenna, sbagliato parlare di "nuova" faglia: vediamo perchè

Il terremoto di questa mattina avvenuto poco a largo della costa Ravennate, ha destato non poco panico tra la popolazione della zona. Molti credevano che si trattasse di un nuovo forte sisma nelle aree colpite in precedenza, ma poi è stato verificato dall’Ingv che l’epicentro era ben più a est rispetto ai giorni scorsi. Ma è davvero possibile parlare di uno spostamento a est dello sciame? Molto probabilmente no, visto che nel punto preso in esame vi è una zona di rilascio dove eventi del genere sono stati già registrati in passato. Dalla sismicità storica della zona infatti emergono alcuni eventi compresi tra 2.5<Ml<4.5 che oltre ad un po’ di preoccupazione nell’area circostante, non ci furono altre situazioni degne di nota.

Lorenzo Mele, geologo dell’Ingv ha parlato ad alcune testate locali specificando che si tratta di una “faglia diversa” rispetto a quanto analizzato nei giorni scorsi sul settore centro-settentrionale dell’Emilia  Romagna. E non potrebbe essere altrimenti visto che come sappiamo tali distanze , geologicamente parlando, possono essere fondamentali.

Si potrebbe tuttavia trattare del bordo più orientale della struttura di faglie che sta producendo questa quantità importante di rilasci di energia.

Va fatta dunque un’importante secessione tra i due tipi di affermazione: faglia “nuova” indica una faglia mai studiata dai ricercatori ufficiali, mentre faglia “diversa” indica semplicemente che non si sta parlando dello stesso segmento che sta provocando la serie di scosse in Emilia, ma da un altro che si trova sul bordo più orientale del sistema ferrarese con il quale è cominciato lo sciame domenica 20 maggio.

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