Cronache dal terremoto
Emilia, le cose che non ci dicono. Parte 1 - Crevalcore:"Vogliamo rientrare in casa"
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- Categoria principale: Sismologia
- Categoria: Cronache dal terremoto
- Pubblicato 20 Giugno 2012
- Scritto da Brando Trionfera
La redazione di Meteo Portale Italia ha intrapreso la scorsa settimana un breve viaggio alla volta delle zone maggiormente colpite dai sismi del 20 e 29 Marzo in Emilia Romagna. La nostra raccolta di informazioni si è basata su finalità ben precise, con la volontà di mostrarvi realmente quali sono le dinamiche che stanno caratterizzando il periodo post-terremoto in punti come Mirandola, Finale Emilia, Medolla, Cavezzo e Crevalcore e abbiamo deciso di non produrre materiale fotografico.
In breve, abbiamo cercato di essere maggiormente discreti rispetto alla nostra presenza senza voler sembrare turisti “macabri”, come si definiscono coloro che vanno in visita presso le zone colpite da un disastro senza apportare un minimo aiuto alla popolazione.
Il nostro contributo invece sta nel proporre e divulgare la realtà dei fatti: ossia ciò di cui realmente i terremotati dell’Emilia hanno bisogno. In secondo luogo è necessario quantificare la reale entità del sisma, provando ad essere un ottimo ausilio a non dimenticare quanto accaduto proponendovi a più riprese una serie di importanti quanto veloci “indagini” effettuate sul posto.
La prima tappa del viaggio è stata Crevalcore(BO), uno dei primi paesi venendo da Bologna che ha registrato danneggiamenti ad alcune case rendendole inagibili e costringendo molti degli abitanti ad equipaggiarsi di tende personali e passare intere notti su prati e giardini.
In primo luogo ci siamo diretti verso il centro storico che risulta attualmente chiuso e transennato dalle forze dell’ordine.
Ci ha fatto molta impressione seguire dal posto la scena di un normale cittadino che, costretto ad entrare nella propria casa per recuperare beni di diversa priorità, è stato accompagnato dai Vigili del Fuoco con il classico “caschetto” protettivo.
Sono delle scene che ricordano molto il recente sisma del 6 aprile 2009 nell’Aquilano.
Passeggiando per la strada principale notiamo che molte persone cercano di riprendere lentamente la vita di tutti i giorni: torna qualche partita a poker nei bar, una risata, un giro in bicicletta. Tutto cerca di essere nuovamente portato sulla strada della vivibilità. Comincia tuttavia a prendere piede un problema che, a ormai quasi un mese dal sisma, dovrebbe essere ovviato.
Molte delle case che attualmente sono state dichiarate in agibili, dovranno esser sottoposte ai soliti test fatti da ingegneri ed esperti del caso.
Ma è proprio dagli abitanti che arriva un’importante richiesta:”Noi di Crevalcore vogliamo rientrare nelle case. Ci siamo stufati di passare la notte in tenda, diverse case sono perfettamente in piedi e non hanno subito danno alcuno. Quanto tempo dobbiamo aspettare ancora?” – dicono ad unisono un gruppetto di persone che abbiamo fermato, concludendo che – “le scosse purtroppo continuiamo ad avvertirle, ma ciò non preclude un immediato rientro a casa!”
Le verifiche pertanto nei pressi di Crevalcore procedono decisamente al rallentatore, tanti vorrebbero tornare alla vita normale anche se al momento la strada sembrerebbe ancora lunga.
In tal senso bisogna riconoscere a loro una gran voglia di ripartire e una continua partecipazione nel far tornare tutto alla normalità ( è stato allestito un piccolo parco giochi non lontano dal centro dove i più piccoli possono concedersi qualche ora di svago ).
..Continua.. prossimamente la seconda tappa del viaggio: Finale Emilia
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