Vulcanologia
Il Monte Ontake era sotto osservazione dal 2008. VIDEO
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- Pubblicato 01 Ottobre 2014
- Scritto da Ali Dorate
L'eruzione di sabato del Monte Ontake situato tra le prefetture di Nagano e Gifu, ci ha ricordato che in Giappone ci sono molti vulcani che potrebbero scoppiare improvvisamente.
Nel momento dell'eruzione l'area vicino all'Ontake era affollata di circa 300 alpinisti. Il bilancio delle vittime sale a 48, il che lo rende il più grave disastro vulcanico del Giappone in quasi 90 anni. L'aumento dell'attività sismica nelle ore successive all'eruzione solleva molte preoccupazioni.
Il Giappone si trova in una zona dove due placche tettoniche si muovono una sotto l'altra. Questo comporta il verificarsi di molti terremoti come quello che ha portato al disastro di Fukushima nel 2011. Si tratta di un Paese con i migliori strumenti al mondo per misurare l'attività di questi siti a rischio. " Questa è stata un tipo di eruzione c.d. "freatica" che consiste in una serie di esplosioni durante le quali viene espulso prevalentemente vapore acqueo e pezzi di roccia derivanti dall'apparato vulcanico. La decompressione porta ad una improvvisa esplosione che resta superficiale, cioè si concentra sulla cima del vulcano. L'ultima esplosione di questo tipo risale al 1979 ma non vi è stata alcuna traccia di eruzione magmatica di questo vulcano per migliaia di anni", ha dichiarato il vulcanologo e sismologo Florent Brenguier.
Questo è il peggior disastro vulcanico del Giappone dal 1991, quando 43 persone furono uccise in un'eruzione sul Monte Unzen a Kyushu. La Japan Meteorological Agency ha emesso un livello di allerta che è di 3, sulla scala massima di 5.
Su un totale di 110 vulcani attivi il Comitato di Coordinamento e Previsione delle eruzioni vulcaniche della Japan Meteorological Agency ha individuato 47 vulcani nel giugno 2009 che potrebbero esplodere entro un secolo e quindi hanno bisogno di una più forte sorveglianza e supervisione. Essi sono sotto stretta sorveglianza dall'agenzia e dai centri di monitoraggio e dagli osservatori meteorologici nei tre distretti di Sapporo, Sendai e Fukuoka.
I governi locali hanno istituito consigli di gestione delle catastrofi ed hanno applicato un sistema di livelli di allerta per 30 dei 47 vulcani. Il sistema aveva incluso il Monte Ontake nel marzo 2008.
Ci sono attualmente altri due altri vulcani in Giappone che hanno lo stesso livello di allerta 3, il Kuchinoerabujima e il Sakurajima
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