Oceanologia
In inverno esplodono le fioriture di fitoplancton nel Mare Arabico
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- Categoria: Oceanologia
- Pubblicato 19 Aprile 2015
- Scritto da Ali Dorate
Generalmente non è possibile identificare le specie di fitoplancton tramite osservazioni satellitari, ma l'inverno è la stagione principale per osservare questi organismi autotrofi fotosintetizzanti nel Mare Arabico, che si agglomerano in superficie creando una macchia verde visibile.
Il 14 febbraio 2015 il Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) della NASA, montato sul satellite Aqua, ha acquisito questa immagine di fioriture invernali in tutta l'area.
Perché in inverno? Si scopre che in questa parte del mondo i venti stagionali hanno un grande effetto sulle fioriture. Il monsone in inverno porta una inversione nella direzione del vento, da sud-ovest a nord-est, che scuote le sostanze nutrienti che aiutano la proliferazione del fitoplancton. Non tutti fitoplancton sono gli stessi, tuttavia, e la ricerca ha dimostrato che la composizione delle comunità acquatiche nel Mare Arabo si è spostata.
Uno studio pubblicato nel 2008 ha riferito che un insolita abbondanza di Noctiluca scintillans (chiamata anche miliaris nocticula), ha iniziato a mostrare le fioriture invernali negli ultimi dieci anni. I nuovi arrivati hanno sostituito le popolazioni di diatomee che in precedenza erano invece predominanti. Un'altra ricerca pubblicata invece nel 2014 ha confermato che l'epidemia di N. scintillans nel Mar Arabico è dovuta a una quantità senza precedenti di acqua carente di ossigeno vicino alla superficie del mare.
Il motivo esatto di così tanto afflusso è ancora oggetto di indagine. Quello che è evidente, tuttavia, è che la N. scintillans è meglio attrezzata per gestire l'ambiente povero di ossigeno. Lo spostamento potrebbe avere implicazioni per la catena alimentare del Mare Arabico. In passato i pesci hanno mangiato i copepodi che alimentavano le abbondanti diatomee. Quest'ultime svolgono un importante ruolo ecologico per il loro contributo alla produzione primaria e per il ruolo nella catena trofica (rappresentano infatti una fonte di cibo importante per gli animali marini quanto lo sono le piante per gli ambienti terrestri).
In contrasto con le diatomee, la N. scintillans nutre creature come meduse e salpe. Le fioriture di N. scintillans potrebbero compromettere la tradizionale catena alimentare delle diatomee, sostenuta a scapito della pesca regionale e la salute a lungo termine di un ecosistema che sostiene una popolazione costiera di circa 120 milioni di persone.
Ali Dorate
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