Oceanologia
La Corrente del Golfo: Breve analisi della fenomenologia
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Oceanologia
- Pubblicato 09 Gennaio 2011
- Scritto da Dea Diana
I recenti avvenimenti riguardanti la fuoriuscita di petrolio da una piattaforma inglese a largo della costa degli USA, sono stati oggetto dell’attenzione di tutto il mondo. Il disastro ambientale riportato dai media coinvolge una corrente molto particolare: la Corrente del Golfo. Quanti davvero conoscono la Corrente del Golfo? E quanti di noi conoscono la sua importanza nella circolazione globale (di tutta la Terra) oceanica (che è anche il motivo di tanta preoccupazione a livello ambientale)?
La Corrente del Golfo è una Corrente d’Intensificazione Occidentale, in inglese detta Western Boundary Current. Questa corrente nasce nel Golfo del Messico, passa attraverso lo Stretto della Florida e fluisce verso nord lungo la costa est del Nord America, nella parte occidentale dell’Oceano Nord Atlantico, fino al North Carolina, e da qui cambia direzione allontanandosi verso l’interno del Nord Atlantico, vicino Cape Hatteras. Appena a nord di Cape Hatteras la corrente lascia la scarpata e si muove attraverso le profonde acque del Nord Atlantico, rallentando a velocità che sono tipicamente di 0,7m/s. In media tale corrente può raggiungere anche i 2,5 m/s.
La Corrente del Golfo forma un confine tra le acque calde del Mar dei Sargassi e le fredde e dense acque della scarpata continentale (continental shelf).
Il trasporto di questa corrente, cioè quanta acqua passa attraverso una sezione, varia da 50 a 150 Sverdrup, uno Sverdrup sono ben 1.000.000 di metri cubi al secondo. Per capire ancora meglio l’imponenza di questa corrente, basti pensare al fiume Rio delle Amazzoni; questo fiume, che è il più grande del mondo, ha un trasporto medio che è solo, per così dire, di 0,2 Sverdrup!
La traiettoria della Corrente del Golfo è caratterizzata dalla presenza di perturbazioni ondulate, note come meandri, che possono crescere e dar vita a vortici (o Anelli) di centro caldo o freddo.
Un anello si forma quando un meandro enta un “cappio” che si separa dalla corrente principale e si muove indipendentemente come un vortice e la loro velocità può superare un nodo. La formazione degli anelli può avvenire sia a sud che a nord della Corrente.
Gli anelli sul lato nord racchiudono acque calde dal Mar dei Sargassi situato al sud ed ad est della Corrente del Golfo; quindi, sono chiamati anelli a centro caldo. Visti in pianta, questi anelli a centro caldo ruotano in senso orario. A causa del forte contrasto delle temperature sulla superficie del mare, gli anelli sono facilmente individuati sulle immagini satelliti infrarosse. Gli anelli che si trovano sul lato sud della Corrente del Golfo racchiudono le acque fredde e sono quindi definiti a centro freddo.
Gli anelli a centro freddo sono più difficili da individuare dai satelliti, in quanto la loro acqua, inizialmente fredda, è riscaldata tramite l’assorbimento della radiazione solare ed è per questo che diventano quasi indistinguibili termicamente dalle acque circostanti. L'animazione seguente mostra proprio la formazione degli Anelli.
Il clima del Nord Atlantico è fortemente influenzato dalla Corrente del Golfo. Una parte significativa del trasferimento meridionale di calore è dovuta alla ricircolazione del gyre e il sistema della Corrente del Golfo è associato ad un’intensa perdita di calore. L’acqua ha la capacità di “assorbire” il calore e di trasportarlo a grandi distanze prima di rilasciarlo.
La Corrente del Golfo può trasportare il calore, o anche altro, dalle località vicino all'equatore fino alle latitudini nordiche che sono solitamente associate ai climi freddi. Senza la calda Corrente del Golfo, il Regno Unito e altri paesi sarebbero freddi almeno quanto il Canada. Dunque la Corrente del Golfo fa parte di un sistema di circolazione molto più ampio che è detto Circolazione Termoclina, in inglese Global Conveyor Belt, ci cui parlerò eventualmente in un altro articolo.
Dea Diana
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