Oceanologia
Il contenuto di calore e livelli del mare del Nord Atlantico controllati dall'Atlantic Multidecadal Oscillation (AMO)
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Oceanologia
- Pubblicato 05 Agosto 2013
- Scritto da Paolo lui
Un articolo pubblicato il 30 luglio 2013 sul Journal of Geophysical Research Oceans ritrova che il contenuto di calore dell'oceano e del livello del mare nella parte settentrionale del Nord Atlantico sono associati con i cicli dell' AMO, noto anche come AMV.
Gli autori trovano che il riscaldamento evidente del livello del mare e il contenuto di calore dell'oceano nel Nord Atlantico durante l'epoca satellitare dal 1979, "rappresenta un transizione dell'AMV dalla sua fase fredda a quella calda" e prende nota di "un brusco cambiamento nel 2009-2010 nei livelli del mare nel Nord Atlantico, che raggiungevano un nuovo minimo nel 2010.
Northern North Atlantic sea surface height and ocean heat content variability
Autori Sirpa Häkkinen, Peter B. Rhines, Denise L. Worthen.
Punti chiave
° Il contenuto di calore Subpolare dell'oceano Atlantico è dominato da Multidecadale Variabilità (AMV)
° La tendenza nell'altimetria Subpolare SSH esprime le fasi fredde e calde della transizione dell'AMV
Estratto: In questo studio è indagata l'evoluzione altimetrica di quasi 20 anni nell'altezza della superficie del mare (SSH), per capire la sua associazione con una da decennale a multidecadale variabilità del contenuto di calore del Nord Atlantico. L'Altimetrico SSH è dominato da un incremento di circa 14 cm nei mari del Labrador e Irminger nel periodo 1993-2011, mentre il contrario si è verificato nel corso nella regione della Corrente del Golfo, nello stesso periodo di tempo.
Durante il periodo studiato nelle altimetrie, l'osservazione del Calore Contenuto nell'Oceano da 0-700 metri (OHC) nel vortice subpolare rispecchia il maggiore SSH per la sua tendenza prevalentemente positiva. Nel corso di un periodo più lungo, dal 1955-2011, le fluttuazioni del subpolare OHC riflettono Variabilità multidecadale Atlantica (AMV) che può essere attribuita alla avvezione guidata da un aumento del vento in "modalità vortice", a portare acque più subtropicali nel Vortice subpolare. Il riscaldamento subpolare esteso ed evidente in SSH e OHC durante il periodo di altimetria preso in considerazione, rappresenta la transizione dell'AMV dalla sua fase fredda a quella calda.
Oltre alla tendenza dominante, la prima funzione empirica ortogonale nella serie temporale SSH presenta una variazione improvvisa nel 2009-2010, raggiungendo un nuovo minimo nel 2010. La variazione coincide con quella della Meridional Overturning Circulation al 26.5 ° N come osservato dal progetto RAPID (Rapid Climate Change), e con un estremo comportamento della modalità Stress del vortice di vento e dei blocchi atmosferici (basse pressioni e alte pressioni).
Mentre la relazione generale tra il riscaldamento del Nord e il volume trasportato nell'Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) rimane indeterminato, il trasporto meridionale di calore e sale proveniente dalle arterie dell'AMOC è forte con la variabilità su scala cronologica decade/secolare.
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