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Il canto delle balene, un altro evento che la natura ci offre. Foto e Video!!!
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- Pubblicato 13 Maggio 2012
- Scritto da Vincenzo Ficco
Dalla notte dei tempi le balene popolano gli oceani della Terra. Il loro canto, suggestivo e struggente, pervade le acque marine rendendole, se possibile, ancora più vive. La "voce" di questi mammiferi mi ha sempre affascinato, da sempre l'ho considerata come l'anima stessa della Terra. Il canto delle balene consiste in una serie di suoni prodotti dalle balene per poter comunicare. La parola "canto" è usata in particolare per descrivere il campione di suoni prevedibili e ripetibili prodotti da determinate specie di balene (specialmente la Megattera, Megaptera novaeangliae) in un modo che ai cetologi ricorda il canto umano.
Il processo biologico usato per produrre i suoni varia da una famiglia di Cetacei all'altra. Tutti i Cetacei, comunque, (balene, delfini e focene) sono molto più dipendenti dal suono per la comunicazione e i sensi rispetto ai loro cugini terrestri perché l'assorbimento della luce da parte dell'acque rende la visione difficile e perché il movimento relativamente lento dell'acqua rispetto all'aria diminuisce l'efficacia del senso dell'olfatto. Le balene non hanno la struttura delle "labbra foniche". Posseggono invece una laringe che sembra giocare un ruolo principale nella produzione del suono, ma che è priva delle corde vocali. Gli scienziati restano quindi incerti sull'esatto funzionamento del meccanismo.
Il processo comunque, non può essere completamente analogo a quello dell'uomo, poiché le balene non devono espirare per produrre suoni. È probabile che riciclino l'aria nel corpo a questo scopo. Anche i seni craniali possono essere usati per creare i suoni, ma ancora una volta i ricercatori non sanno spiegare come. Mentre si ritiene che i complessi e cupi suoni della Megattera (e di alcune balenottere azzurre) siano principalmente utilizzati per il corteggiamento, i suoni più semplici di altre balene vengono utilizzati durante tutto l'anno.
Mentre gli Odontoceti (inclusa l'orca) sono in grado di utilizzare l'ecolocalizzazione (essenzialmente l'emissione di ultrasuoni) per rilevare la dimensione e la natura degli oggetti con molta precisione, questa capacità non è mai stata dimostrata per i Misticeti. Inoltre, a differenza di alcuni pesci come gli squali, il senso dell'olfatto di una balena non è altamente sviluppato. Perciò, dato che la scarsa visibilità degli ambienti acquatici e il fatto che il suono viaggia così bene nell'acqua, suoni nella fascia udibile dall'uomo trovano un ruolo nella navigazione delle balene.
Ad esempio, la profondità dell'acqua o la presenza di un grande ostacolo di fronte possono essere rilevati mediante i suoni vigorosi emessi dai Misticeti. Due gruppi di balene, le Megattere e le sottospecie di balenottera azzurra trovate nell'oceano indiano, sono note per la produzione dei suoni ripetitivi in varie frequenze conosciuti come canto delle balene. Il biologo marino Philip Clapham descrive il canto come il "probabilmente più complesso nel regno animale" (Clapham, 1996). I maschi delle Megattere eseguono le vocalizzazioni solo durante la stagione dell'accoppiamento, facendo supporre che lo scopo dei canti sia aiutare la selezione naturale.
Se le canzoni siano un comportamento competitivo tra maschi che seguono uno stesso potenziale partner, un sistema per definire il territorio o una tecnica di corteggiamento da maschio a femmina non è conosciuto ed è tuttora soggetto di studi. L'interesse per il canto delle balene venne sollecitato dai ricercatori Roger Payne e Scott McVay, che analizzarono i canti nel 1971. I canti seguono una struttura distinta e gerarchica. Le unità di base del canto (talvolta chiamate "note" per praticità) sono emissioni unitarie ed ininterrotte di suoni che persistono fino ad alcuni secondi. Questi suoni variano in frequenza da 20 Hz a 10 kHz (la banda tipicamente udibile da un umano è da 20 Hz a 20 kHz).
Le unità possono essere modulate in frequenza (es. la tonalità può salire, scendere o rimanere costante durante la nota) o anche modulato in ampiezza (salire di volume o diventare più silente). Una collezione di quattro o cinque unità è conosciuta come sotto-frase, che dura forse dieci secondi. Una collezione delle due sotto-frasi costituisce una frase. Una balena ripete tipicamente la stessa frase da due a quattro minuti (fenomeno conosciuto come tema). Una collezione di temi è riconosciuta come un canto. La balena ripeterà lo stesso canto, che dura forse venti minuti, di nuovo e di nuovo nel corso delle ore o persino dei giorni. Questa gerarchia a "matrioska" dei suoni ha catturato l'immaginazione degli scienziati. Inoltre, ogni canto di balena evolve lentamente col tempo.
Ad esempio nel corso di un mese una particolare unità che era cominciata come una tonalità con gradazione verso l'alto (con aumento di frequenza) può lentamente appiattirsi e divenire una nota costante, mentre un'altra unità può prontamente aumentare di volume. Cambia anche il ritmo di evoluzione del canto di una balena - in alcuni anni il canto può variare abbastanza velocemente, in altri anni potrebbe non essere annotata una grande variazione. Di seguito immagini molto belle di questo animale e il video del loro canto.
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