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Terminata la MISSIONE del radar TRMM dopo 17 anni! I DETTAGLI
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- Pubblicato 16 Aprile 2015
- Scritto da Rinaldo Cilli
Nel 1997, quando è stato lanciato il sistema per la misurazione delle precipitazioni TRMM, la sua missione era stata programmata per durare solo pochi anni. Ora, 17 anni dopo, la missione TRMM è oramai giunta al termine. La NASA e la Japan Aerospace Exploration Agency hanno infatti bloccato le operazioni scientifiche nella giornata dell'8 Aprile, dopo che la navicella aveva esaurito le sue riserve di combustibile.
La missione della navicella TRMM è sempre stata quella di misurare le precipitazioni nelle zone tropicali e sub-tropicali, ove in media si verificano i 2/3 di piogge nel mondo. Il TRMM ha inoltre effettuato anche la prima mappatura radar in 3-D dei dati raccolti, consentendo per la prima agli scienziati di esaminare la struttura interna dei temporali.
Il TRMM offre, inoltre, immagini a microonde, uno strumento "start of the art" che ha rende le foto delle precipitazioni ad alta risoluzione. Gli scienziati, grazie al TRMM e a i suoi tre strumenti principali (il Lighting Images Sensor, e il CERES e il Radiant System Earth Energy) sono riusciti ad esplorare gli eventi meteo legati al clima e il ciclo dell'acqua sulla Terra. Gli strumenti del TRMM all'avanguardia sono inoltre arrivati nel momento giusto per sfruttare l'esplosione di energia e il grande processo di calcolo e condivisione dei dati.
"Nei primi anni '90 la condivisione dei dati consisteva esclusivamente nell'utilizzo di elementi cartacei, mentre a partire dal 2000 è stato possibile utilizzare anche il web", riferisce il meteorologo della NASA George Huffman. Gli scienziati del Goddard utilizzano dati del TRMM esclusivamente per le precipitazioni, ma la NASA li sta invece utilizzando anche per altri scopi. "I dati venivano utilizzati per il monitoraggio e le previsione di un ciclone tropicale, ma son stati utilizzati anche per il controllo della siccità e per il monitoraggio delle inondazioni", riferisce Scott Braun, della Gottard.
Le comunità scientifiche considerano i dati del TRMM molto importanti per la ricerca e per molti applicazioni pratiche che la NASA voleva estendere, a partire dal 2001, il più a lungo possibile.
Tuttavia il TRMM è stato ottimizzato soprattutto da radar per le precipitazioni, in un'orbita di circa 35° Nord e 35° Sud, cercando di concentrare tutta l'attenzione soprattutto nei tropici, quindi nella bassa atmosfera. A questa altitudine, infatti, l'atmosfera stessa è ancora sufficientemente densa da trascinare la navicella, rallentandola e abbassandone progressivamente la quota.
Tuttavia, è bene ribadire, che le osservazioni delle precipitazioni e degli uragani dallo spazio non termineranno; il GPM infatti (Global Precipitation Measurement) continua la sua missione iniziata nel Febbraio 2014 e migliorerà ulteriormente il progetto TRMM. Entrambe, come ribadito, sono missioni figlie delle idee degli scienziati della NASA e dello JAXA. Le informazioni saranno disponibili per tutte le persone del mondo, in quanto i dati raccolti potranno salvare molte vite umane in caso di frane o cicloni tropicali. Aiutano inoltre anche a migliorare i modelli climatici, che aiutano a predire come potrebbe evolvere il tempo sul nostro Pianeta nei prossimi anni.
Rinaldo Cilli
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