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I satelliti Nimbus, un preludio al progresso
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- Pubblicato 12 Ottobre 2014
- Scritto da Ali Dorate
Cinquant'anni fa, la NASA lanciò il primo di sette satelliti che hanno rivoluzionato il modo in cui studiamo clima e atmosfera.
I sette satelliti denominati "Nimbus" furono lanciati in un periodo di 14 anni, dal 1964 al 1978 e hanno condiviso le loro osservazioni spaziali del nostro pianeta per 30 anni. Ogni missione ha insegnato agli scienziati non solo qualcosa di nuovo sul sistema Terra, ma anche come creare, gestire e migliorare la tecnologia per osservare la Terra dallo spazio.
Nimbus 1 lanciato il 28 agosto 1964 inviò più di 27.000 immagini prima che i suoi sistemi di energia solare si interrompessero il 22 settembre 1964. E' stato il primo satellite della NASA a fornire sia immagini diurne che notturne degli uragani. I satelliti successivi utilizzarono strumenti sempre più sofisticati nello spazio per migliorare le previsioni meteo a lungo termine e per sviluppare i primi dati globali sullo strato di ozono, plancton oceanico e le temperature nei diversi strati dell'atmosfera. Erano anche i primi satelliti ad utilizzare i pannelli solari.
L'immagine in alto mostra l'uragano Gladys sopra l'Oceano Atlantico del Nord, il 18 settembre 1964. L'immagine infrarossa fu acquisita dalla High-Resolution Infrared Radiometer su Nimbus 1, uno strumento progettato per mappare la copertura nuvolosa della Terra di notte e per misurare la temperatura delle parti superiori della nube. La tempesta era di circa 725 chilometri (450 miglia) di diametro al momento dello scatto. Il satellite rintracciò il sistema della tempesta, che non ha mai fatto il landfall, il 13 settembre 1964 che si dissipò il 24 settembre 1964.
La seconda immagine è stata invece acquisita il 10 ottobre 2014, dal Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer sul satellite Terra della NASA. Essa mostra il Super Tifone Vongfong in movimento verso il Giappone.
La risoluzione dello strumento MODIS (lanciato nel 1999) è di 250 metri (0,15 miglia) per pixel. La risoluzione dell'immagine Nimbus 1 è equivalente a 10 miglia per pixel.
I ricercatori della National Snow and Ice Data Center (NSIDC) e la NASA Goddard hanno recentemente rintracciato immagini dei satelliti Nimbus in impianti di stoccaggio in Maryland e North Carolina, un vero e proprio archivio storico per la scienza moderna. Scienziati e studenti hanno digitalizzato i negativi provenienti da centinaia di bobine rendendo più di 250.000 immagini Nimbus disponibili al pubblico.
Sigmund FRITZ, Direttore del Laboratorio Meteorological Satellite della Environmental Science Services Administration, descrive così l'immagine riportata qui sotto:" Questa foto è stata fatta da misurazioni quantitative prese con l'alta risoluzione dal radiometro a infrarossi su Nimbus il 12 settembre del 1964, alle 23:40 GMT. L'area si estende dalla Scandinavia attraverso l'Italia alla costa tunisina. Nella foto, le aree scure rappresentano le fonti calde, e le aree chiare le sorgenti fredde. Così le aree territoriali più fredde appaiono più luminose nell'acqua circostante.
La situazione meteorologica può essere in una certa misura dedotta dalla foto. L'area di nuvole sopra l'Europa nord-occidentale è stato associata ad una vasta area di alta pressione. Le nuvole erano principalmente associate a zone di bassa pressione e sistemi frontali. Con questi dati Nimbus può individuare significativi sistemi nuvolosi di notte e fornire una dettagliata comprensione delle situazioni meteorologiche".
Ali Dorate
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