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Estinte 37 specie di mammiferi nella terra dei faraoni
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- Pubblicato 10 Settembre 2014
- Scritto da Ali Dorate
Raffigurazioni di animali in antichi manufatti egizi hanno aiutato gli scienziati ad avere una visione dettagliata dei grandi mammiferi che vivevano nella Valle del Nilo nel corso degli ultimi 6000 anni.
Ma i cambiamenti climatici e l'aumento della popolazione umana hanno fatto sì che, negli ultimi 6000 anni, si siano estinte 29 delle 37 specie originarie di mammiferi di grandi dimensioni. Un recente studio, pubblicato sul "Proceedings of the National Academy of Sciences", analizza l'impatto di queste scomparse sulla stabilità dell'ecosistema locale nel corso dei millenni. L'autore dello studio Justin Yeakel, dell'University of California, Santa Cruz, ha sfruttato le rappresentazioni di questi animali sui reperti archeologici dal periodo Predinastico in poi (3100 aC).
Partendo dalla raccolta di esempi dello zoologo Dale Osborne nel cui libro del 1998 "I Mammiferi dell'Antico Egitto", fornisce un quadro dettagliato delle comunità animali storiche della regione, sulla base di testimonianze archeologiche e paleontologiche, nonché documenti storici.
"Dale Osborne ha compilato un database incredibile delle specie che erano rappresentate nelle opere d'arte e il modo come sono cambiate nel corso del tempo. Il suo lavoro ci ha permesso di utilizzare tecniche di modellazione ecologiche per guardare le ramificazioni di questi cambiamenti", spiega Yeakel.
Lo studio ha avuto le sue origini nel 2010, quando Yeakel ha visitato una mostra Tutankhamun a San Francisco con il coautore Nathaniel Dominy, poi professore di antropologia all'Università della California di Santa Cruz e ora a Dartmouth. "Siamo rimasti affascinati dell'opera d'arte e le raffigurazioni di animali, e ci siamo resi conto che stavano registrando le osservazioni del mondo naturale. Nate era a conoscenza del libro di Dale Osborne, e abbiamo iniziato a pensare a come avremmo potuto utilizzare questi dati".
Il progressivo, ma non graduale, inaridimento del clima ha falcidiato le specie erbivore e, di conseguenza, i grandi carnivori. Si è visto che più animali si estinguono più l'ecosistema diventa sensibile alle variazioni. In modo particolare, sarebbero stati cinque gli eventi più catastrofici che hanno influenzato questo declino, a partire dalla prima desertificazione repentina del 3500 a.C., quando i monsoni si spostarono più a sud, fino ai due cambiamenti climatici che coincidono con la fine dell'Antico e del Nuovo Regno, per poi finire con l'ultimo che si è verificato solo 100 anni fa.
L'analisi di rete tra prede e predatori dimostra che l'estinzioni di specie negli ultimi 150 anni ha avuto un impatto sproporzionato sulla stabilità dell'ecosistema.
Per la squadra di Justin Yeakel, questi risultati hanno varie implicazioni per la comprensione degli ecosistemi moderni. "Può essere solo un esempio di una tendenza più ampia", ha detto Yeakel. "Oggi vediamo molti ecosistemi in cui il passaggio da una specie provoca un grande cambiamento sulle funzioni dell'ecosistema, e questo può essere un fenomeno moderno.
Ali Dorate
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