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Nuovi strumenti per mappare i movimenti del magma all'interno del Monte Rainier
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- Pubblicato 19 Luglio 2014
- Scritto da Ali Dorate
Gli scienziati hanno usato degli strumenti che funzionano come metal detector giganti, per mappare i movimenti di magma in profondità nella crosta terrestre del Rainier.
Il Monte Rainier è uno stratovulcano dormiente situato nello Stato di Washington, ad 87 km da Seattle. Recentemente gli scienziati hanno utilizzato una rete di strumenti estremamente sensibili che agiscono come i metal detector, per far luce su quello che sta succedendo sotto la superficie. In uno studio pubblicato sulla rivista Nature, i ricercatori hanno dipinto un quadro superbamente dettagliato di quello che succede sotto il Monte di Washington.
Gli scienziati hanno ripreso la Terra sotto il monte. Il vulcano è indicato dal triangolo rosso. L'arco blu in basso a sinistra è indicativo della vecchia crosta oceanica. Il magma si forma 50 miglia sotto la superficie (A) e migra verso l'alto (B) in un serbatoio vicino al Rainier (C). I fluidi che sfuggivano dalla crosta più in alto (D) si uniscono alla camera magmatica.
"La fusione passa attraverso una rete di crepe, viene trascinata in piccoli pezzi o si alza in diapiri?" Questa è la domanda a cui gli scienziati cercano di dare una risposta, come ribadisce lo stesso R. Shane McGary del Woods Hole Oceanographic Institute, autore principale dello studio.
Il nuovo studio suggerisce anche che i vulcani vicini hanno diverse dinamiche. "Vorrei considerare il Monte Rainier come una minaccia molto più grave a breve termine rispetto al vulcano Jefferson in Oregon, dove manca un percorso del flusso magmatico ", ha detto McGary, anche se, egli osserva, "non c'è pericolo di un'eruzione imminente".
"Uno studio come questo non ci indica quando il vulcano esploderà la prossima volta, ma ci fornisce un quadro più completo e dettagliato del vulcano stesso", ha dichiarato Martyn Unsworth, geofisico presso l'Università di Alberta in Canada.
Gli scienziati hanno determinato tutto questo indirettamente, misurando i segnali in superficie che hanno permesso loro di dedurre la struttura sottostante. Hanno combinato i dati sismici vecchio stil,e che misurano quanto le onde sonore viaggiano e rimbalzano attraverso i diversi tipi di roccia, con un nuovo metodo chiamato "magneto-tellurico".
Questo metodo utilizza piccole variazioni del campo geomagnetico della Terra per identificare i materiali sotto la superficie che conducono l'elettricità, come magma, rocce ricche di carbonio o giacimenti. Il metodo è analogo a quello di un metal detector che raccoglie un centesimo sepolto nella sabbia. McGary ed i suoi colleghi hanno usato una fitta rete di strumentazioni magneto-telluriche inserite da est a ovest attraverso lo stato di Washington, per sondare il terreno sottostante il vulcano.
Il prossimo passo riguarderà studi analoghi in altri luoghi lungo la costa occidentale e oltre. La speranza è che ulteriori studi di questo tipo aiuteranno gli scienziati a saperne di più su come il magma si muove e, infine, porta all'eruzione.
"Quanto più ci rendiamo conto sui processi di base tanto più riusciremo a capire i rischi..."
Ali Dorate
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