Geologia, Ecologia e critica ambientale
Decine di nuovi crateri sospetti nel nord della Russia
- Dettagli
- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Geologia, Ecologia e critica ambientale
- Pubblicato 24 Febbraio 2015
- Scritto da Ali Dorate
Quattro nuovi misteriosi enormi crateri sono apparsi nel permafrost siberiano, nel nord della Russia.
Gli scienziati stanno studiando le nuove voragini insieme a decine di altre più piccole nella stessa zona, così come gli altri tre enormi crateri che furono avvistati nella penisola di Yamal lo scorso anno. I ricercatori continuano a sostenere la versione che lo scioglimento del permafrost sia causato del cambiamento climatico, che ha provocato un rilascio di gas metano che è esploso.
Uno dei nuovi crateri, circondato da almeno 20 fori più piccoli. è a soli sei miglia da un importante impianto di produzione di gas. Gli esperti hanno spiegato che ce ne potrebbero essere ancora degli altri ma, tuttavia, sono ancora largamente confusi circa i processi esatti che ne causano la formazione. C'è chi sostiene che il gigantesco cratere sia stato causato da un fenomeno noto come Pingo . Chi invece preferisce affermare che il cratere sia stato causato da un'esplosione sotterranea di metano. La Penisola di Yamal è ricca di gas naturale che potrebbe provocare un'esplosione. Tuttavia, il professor Bogoyavlensky ha spiegato che non c'erano tracce di gas presenti nel suolo, né c'era presenza di roccia carbonizzata. Infine c'è chi sostiene che a causare tutto ciò è stato on meteorite, anche se la maggior parte degli esperti ha escluso questa possibilità poichè il fenomeno non assomiglia ai normali crateri da impatto.
Il professor Vasily Bogoyavlensky, vice direttore del Oil e Gas Research Institute, e membro della Accademia Russa delle Scienze, ha chiesto un'indagine "urgente" del nuovo fenomeno per timori sulla sicurezza. "Fino ad ora eravamo a conoscenza dell'esistenza di soli tre crateri in Siberia, che erano stati avvistati nel paesaggio ghiacciato dai piloti di un elicottero. Ora sappiamo di sette crateri nella zona artica. Cinque sono direttamente sulla penisola di Yamal, uno nel quartiere autonomo di Yamal e uno a nord della regione di Krasnoyarsk, vicino alla penisola di Taimyr. Abbiamo la posizioni esatta per solo quattro di essi. Gli altri tre sono stati avvistati dai pastori di renne. Ma sono sicuro che esistono più crateri, e abbiamo solo bisogno di cercarli. Due dei grandi crateri appena scoperti si sono trasformati in laghi", ha rivelato il professor Bogoyavlensky.
Gli esperti sono particolarmente interessati a un cratere che hanno chiamato B2, che è appena sei miglia a sud del campo di gas della Gazprom a Bovanenkovo. Un esame della zona, utilizzando immagini satellitari e confrontando i paesaggi del passato con il presente, ha allertato gli esperti russi sulla prospettiva che il fenomeno è più diffuso di quanto si pensasse. Vecchie immagini satellitari non mostravano segni di crateri nel sito, ma le immagini più recenti mostrano un lago che misura circa 5.000 metri quadrati. Si pensa che esso si sia formato in un foro che si trova a 100 metri per 50 metri di diametro, ed è circondato da 20 fori più piccoli pieni di acqua che raggiungono due metri di larghezza. I residenti che vivono vicino ad un altro dei crateri, ad Antipayuta, sulla penisola di Yamal, hanno riferito di aver visto un lampo di luce ed il verificarsi di eventi sismici, dando credito alla teoria che i fori sono il risultato di una superficiale eruzione di gas metano. Vi è anche la preoccupazione tra gli scienziati che i laghi della regione, alcuni dei quali si ritengono essere stati formati da crateri, stanno mostrando segni di rilascio di gas metano, segno di possibili imminenti eruzioni.
Ali Dorate
Meteo Portale Italia © Riproduzione riservata
Homepage Chi siamo Info-Contatti-Archivio Lavora con noi Privacy e Cookies Note legali
Seguici anche su
Meteo Portale Italia - MALU s.r.l. - C.F. e P.IVA 08683291002
Copyright © 2011-2015 Meteo Portale Italia. Tutti i diritti riservati.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.