Climatologia
Il ritorno del grande MINIMO solare potrebbe influenzare gli INVERNI di Europa e USA
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Climatologia
- Pubblicato 27 Giugno 2015
- Scritto da Rinaldo Cilli
Un ritorno ad una bassa attività solare non si vedeva oramai da secoli e potrebbe aumentare in maniera esponenziale la possibilità di inverni freddi o molto freddi in Europa e sulla parte orientale degli Stati Uniti.
Tuttavia non fermerà il riscaldamento globale, secondo una nuova ricerca condotta dal Met Office del Regno Unito e pubblicata di recente su Nature Communications. Lo studio è anche tra i primi a guardare gli impatti climatici regionali di un possibile "grande minimo solare".
Alcuni fisici solari credono che ci sia un aumento del rischio che stiamo andando verso l'estremità inferiore di questo ciclo (l'ultima volta successe con il minimo di Maunder, che terminò 300 anni fa). Questo ha coinciso con inverni più freddi nel Regno Unito e su parte dell'Europa, con freddo e neve quasi ovunque e ben tre volte con il Tamigi congelato!
Gli scienziati del clima hanno condotto numerose ricerche per valutare quanto sia importante il minimo per le variazioni di temperatura globale, in particolar modo nel contesto del cambiamento climatico. Il nuovo studio ha utilizzato un modello climatico per simulare le condizioni tra il 2050 e il 2099 secondo lo scenario RCP 9.5 (che presuppone le future concentrazioni di carbonio), ma include anche un'uscita solare riducendo a livelli minimi di Maunder. Come altri studi hanno dimostrato che l'impatto globale di produzione solare ridotto era relativamente piccolo (con un effetto di raffreddamento di circa -0,1°C). Questo è molto più piccolo della quantità di riscaldamento previsto a causa dei gas serra, che è di parecchi gradi per questo esperimento.
A livello regionale lo studio ha trovato un effetto di raffreddamento più importante per il Nord Europa, il Regno Unito e i settori orientali del Nord America, soprattutto durante la stagione invernale. Ad esempio, per il Nord Europa, il raffreddamento è compreso nel range -0,4/-0,8°C. Gli inverni saranno nel complesso più caldi, ma questo suggerisce un relativo aumento del rischio di inverni più freddi in queste zone durante un grande minimo solare. Sarah Ineson, scienziato e autore principale della ricerca del Met Office, ha riferito che l'impatto di un grande minimo solare modererebbe solo in maniera temporanea il previsto, futuro riscaldamento.
"Questa ricerca mostra che gli effetti regionali di un grande minimo solare sono suscettibili ad essere più grandi dell'intero effetto globale, ma è ancora molto lontana e abbastanza grande per ignorare la tendenza al riscaldamento globale previsto ad opera dell'uomo", ha riferito lo scienziato. "Questo significa che anche se dovessimo osservare un ritorno a livelli di attività solare che non si registravano dal minimo di Maunder, i nostri inverni sarebbero probabilmente ancora complessivamente sempre più miti".
Uno dei principali risultati della ricerca a livello regionale è stato un calo vistoso della produzione di UV che ha portato ad un certo raffreddamento che era una frazione considerevole della differenza tra alcuni degli scenari socio-economici utilizzati dagli scienziati del clima per valutare il futuro riscaldamento. I ricercatori hanno concluso che questa "uscita solare" è abbastanza importante da includere nella valutazione degli impatti regionali in funzione ai futuri cambiamenti climatici.
Rinaldo Cilli
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