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Astronomia

Mercurio come non si è mai visto

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MESSENGERDa poco più di due anni la sonda MESSENGER (acronimo per MErcury Surface, Space ENvironment, GEochemistry, and Ranging) è in orbita attorno al primo pianeta del nostro Sistema Solare, Mercurio appunto. E' la prima sonda automatica ad effettuare questa missione e finora ci ha regalato una marea di nuove informazioni sul pianeta più vicino al nostro Sole.

In primis ora abbiamo a disposizione una mappa completa e altamente dettagliata dello stesso (prima se ne aveva a disposizione una parziale, creata dalla sonda Mariner 10), che potete vedere nell'immagine qui sotto allegata (che mostra un solo emisfero, naturalmente).

Mercurio

(Credit Image: NASA/Johns Hopkins Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington)

Ovviamente la stessa è in falsi colori, per aiutare gli scienziati a decifrare meglio le tipologie di terreno che compongono la superfice del pianeta stesso. Una chiave di lettura per questa immagine infatti ci può dire che i crateri più giovani con il loro materiale eiettato vengono rappresentati in azzurro o blu chiaro, mentre il blu scuro rappresenta zone ricoperte di un minerale opaco e più denso.

E ancora, le aree (come il Bacino Caloris, largo 1550 km, in alto a detra) colorate in giallo opaco/sporco sono il risultato di colate laviche estremamente fluide, avvenute nel passato del pianeta. Oppure quelle in arancione sporco, che rappresentano i materiali depositati da violente eruzioni vulcaniche.

Insomma, questa sonda ha provveduto a fornire una miniera di informazioni, come anche la scoperta di ghiaccio d'acqua vicino ai poli del pianeta, insieme a particelle organiche. E' stato anche individuato un debole campo magnetico attorno al piccolo mondo, cosa che si pensava impossibile data la distanza dalla nostra stella, insieme al rilevamento che la sua superficie è ricca di zolfo, e che il suo nucleo interno è una enorme -rispetto alle dimensioni del pianeta- sfera di ferro compatto e solido (una struttura nettamente differente da quella della nostra Terra).

Anche se è il più piccolo pianeta del nostro Sistema Solare (dopo il declassamento di Plutone), aveva ancora molti misteri da svelare, e questa missione ha aiutato e continua ad aiutare moltissimo nel comprenderli al meglio.

Giuseppe Petricca -- MeteoPortaleItalia

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